“Che cosa ci si aspetta da un’amministrazione comunale che è l’istituzione più vicina ai cittadini? Ci si aspetta che si prenda cura. Si prenda cura delle persone e dei beni della comunità. Questa è la sua funzione primaria e il suo dovere fondamentale, tant’è che gli amministratori vengono anche pagati dalla loro comunità per svolgere il loro dovere di prendersene cura. Il volontariato non può e non deve sostituirsi ai doveri dei pubblici amministratori.
Una macchina amministrativa che funzioni non può tanto meno affidarsi alla buona volontà e “allo zelo” dei suoi dipendenti che si fanno in quattro per fare il possibile e spesso l’impossibile, deve garantire il turnover “del personale” e assunzioni adeguate e tempestive, bilanciare l’organizzazione del personale che lavora all’esterno con quella che lavora negli uffici.
Come abbiamo sempre sostenuto i piccoli Comuni hanno la necessità di aiutarsi ed ottimizzare le poche risorse a disposizione, se poi oltre a non aiutarsi l’uno con l’altro quelle poche risorse umane che sono a disposizione non si reintegrano è inevitabile che i pochi che rimangono finiscano per non farcela più a gestire nemmeno l’ordinaria amministrazione. Da qui i problemi della nostra comunità, l’incuria, la trascuratezza, l’indifferenza stanno raggiungendo livelli intollerabili.
Abbiamo documentato raccogliendo le foto dei molti cittadini ormai arrabbiati che riflettono una situazione di inqualificabile degrado diffuso, di quasi tutti gli impianti sportivi abbandonati e immersi in una giungla lussureggiante di erbacce e rigogliose malerbe, per non parlare del Cimitero, i giochi per bambini tolti e non sostituiti al Parco, la staccionata in legno del Parco che pende pericolosamente, per non parlare di quelle degli impianti sportivi, le porte divelte e mai rimontate, gli alberi tagliati e mai ripiantati, il kaki del “Kaki Tree Project” scomparso tra le erbacce, per finire persino al campanile del Comune dove ciuffi di erbe punteggiano la costruzione e l’orologio che segna irrimediabilmente da tempo immemore un’ora improbabile e misteriosa.
Un paese che ha la pretesa di essere turistico, o che vuole limitare la fuga dei residenti o attrarre nuovi residenti per frenare la riduzione demografica, oltre che pensare a mantenere o migliorare i servizi esistenti, non si può certo permettere di mostrarsi in queste condizioni. Il danno è incalcolabile e se si dice di voler veramente bene al proprio paese non lo si riduca in queste condizioni.
L’invito è di risolvere rapidamente il reintegro del personale, pensare ad una nuova e più efficiente organizzazione e recuperare efficienza pensando a soluzioni di collaborazione operativa con i Comuni vicini, con una visione strategica e sensata delle funzioni associate. Ma soprattutto superare rapidamente questa situazione di degrado dilagante, la sicurezza degli impianti e delle aree verdi e far si che Ficulle torni ad essere quello che sempre è stato: un paese curato”.
Fonte: Circolo Pd Ficulle