ORVIETO – La città della Rupe è stata sempre un polo attrattivo per poeti, scrittori, artisti e intellettuali, i quali a volte capitati li per caso, altre volte per decisione volontaria hanno finito per rielaborare artisticamente le bellezze paesaggistiche e monumentali di Orvieto, ricreandone una propria versione poetica e personale. E’ quello che è avvenuto ad esempio nell’opera di Pier Vittorio Tondelli scrittore, curatore editoriale, saggista, giornalista pubblicista e drammaturgo, nato a Correggio, il quale a 25 anni si trovò a svolgere il servizio di leva presso il CAR di Orvieto, prima di essere trasferito a Roma alla Caserma “Macao” del Castro Pretorio.
L’esperienza militare svolta a Orvieto ha portato Tondelli, giusto un anno dopo, a realizzare un romanzo su questo periodo. “Pao Pao” viene dato alle stampe da Feltrinelli nel 1982. La sigla PAO sta per Picchetto Armato Ordinario ed evoca l’esperienza della caserma, punto di partenza di un romanzo in cui Tondelli intreccia i fili di una trama ora sentimentale ora comica, sempre sorretta da una vivacissima invenzione linguistica. Di fatto “Pao Pao” narra le storie amorose e poco marziali che travolgono una compagnia di giovani durante l’anno di servizio militare. Al grigiore dell’apparato burocratico e militare questi giovani oppongono una vitalità a volte sfrenata riuscendo ad attraversare indenni le istituzioni nonostante le infrazioni ai codici disciplinari e una più o meno larvata resistenza alla sottomissione.1)
Tondelli è considerato uno dei maggiori esponenti della letteratura postmoderna italiana, il suo successo arrivò nel 1980 quando la Feltrinelli pubblicò il suo primo romanzo, “Altri libertini”. Il libro, che esibiva un linguaggio volgare, ricco di bestemmie e scene esplicite di sesso e violenza, fornendo un audace ritratto della degradata periferia bolognese degli anni ottanta, appena venti giorni dopo la pubblicazione fu sequestrato per un anno dal procuratore della Repubblica de L’Aquila; ciononostante, ebbe un grandissimo successo di pubblico (soprattutto giovane) e di critica, anche se alcuni recensori lo definirono un fenomeno passeggero.2)
Ma non fu’ così, Pier Vittorio Tondelli è diventato tra i maggiori esponenti della narrativa postmoderna italiana e Orvieto ha contribuito a lasciare un segno all’interno della sua poetica letteraria. (Valentino Saccà)
Fonti: 1)Wikipedia, 2)Ibidem