MONTECCHIO – Cinquecento camminatori hanno percorso il Cammino dei Borghi Silenti dal 1 maggio al 6 giugno scorso, un risultato incredibile che ha stupito per primi gli organizzatori. Dopo il difficile inverno passato praticamente in regime di lockdown nazionale, la riapertura agli spostamenti tra regioni ha fatto sì che nel breve volgere di qualche giorno, i sentieri dei monti Amerini venissero “invasi” da pellegrini provenienti da ogni parte d’Italia. Lombardi, veneti, piemontesi, emiliani, friulani, toscani hanno camminato per quattro o cinque giorni sui 91 chilometri del percorso ad anello che parte ed arriva a Tenaglie.
La cifra di duemila camminatori in un anno, stimata da Amerini Trekking solo pochi mesi fa, verrà probabilmente superata già questa estate alla luce delle prenotazioni che arrivano per i mesi di luglio, agosto e settembre. Un successo insperato per un Cammino che, a detta di chi l’ha percorso e se ne intende, è uno dei migliori d’Italia in fatto di cura, organizzazione e servizi offerti. Il turismo lento, secondo un’indagine fatta lo scorso anno da Federalberghi, ha un bacino potenziale in Italia di ben tre milioni di persone, senza contare che a causa del Covid non è stato possibile accogliere ancora pellegrini provenienti dall’estero.
Da Santa Restitita a Toscolano, da Melezzole a Morre, da Civitella del Lago, Baschi e Montecchio, il fascino dei Borghi Silenti sta attraversando tutta la penisola, con un ritorno economico per le strutture ricettive e ristorative del luogo, che non ha eguali.
Un progetto nato con lo scopo di valorizzare un territorio tra i meno conosciuti dell’Umbria, che sta riscuotendo ampi consensi anche in ambito regionale e provinciale, se è vero che la Provincia di Terni ha decretato che il Cammino dei Borghi Silenti ha “indubbiamente un carattere di pubblica utilità” per le amministrazioni attraversate dal percorso. Con il Cammino sono convenzionate decine di strutture che danno ospitalità e ristoro ai pellegrini, un’opportunità unica nel suo genere se si pensa che la durata della permanenza media sul percorso è di cinque giorni.
Anche aziende vitivinicole e olearie collaborano con il Cammino, contribuendo alla diffusione delle eccellenze del territorio. L’auspicio per il prosieguo è quello di poter sempre ampliare l’offerta ricettiva sul percorso, incentivando l’apertura di strutture turistiche, Bed and breakfast e simili, e al contempo collaborare attivamente anche con i centri turistici più conosciuti del comprensorio, Orvieto, Todi, Amelia e Bagnoregio in primis.
www.camminodeibrghisilenti.it
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AMERINI TREKKING
Marco Fioroni
Gabriele Marcheggiani