ORVIETO – Per l’Istituto comprensivo Orvieto-Baschi, quella del Sabato 5 giugno 2021 sarà una data da annotare negli annali. Sarà infatti l’ultima volta che l’istituto comprensivo aprirà i cancelli di sabato per permettere ai propri alunni la frequenza scolastica.
Dal prossimo settembre, con l’avvio dell’anno scolastico 2021/2022, sara’attuata in tutte le classi la” settimana corta”, con frequenza scolastica da parte di alunni e personale della scuola dal lunedì al venerdì.
Negli ultimi due decenni alcuni genitori avevano provato a parlare di settimana corta a scuola in questo istituto.
Ma le loro richieste erano sempre state stoppate sul nascere da uno zoccolo duro di famiglie contrarie e da una parte dei docenti, in modo particolare i docenti della scuola media.
Una svolta c ‘era stata a inizio anno scolastico 2015/2016. I genitori di una prima a tempo corto avevano raccolto l’ adesione di centinaia di famiglie favorevoli alla applicazione della settimana corta.
A differenza dei tentativi degli anni addietro, questi genitori, addentrati nella conoscenza di leggi e normative della scuola, avevano basato la loro richiesta su motivazioni difficilmente opponibili: avevano presentato documentazioni d’illustri psicologi e pedagogisti che spiegavano l’utilità della settimana corta per il benessere psicofisico dei discenti; avevano unito in un unico emozionante appello la richiesta dei tanti genitori separati che con l’attuazione della settimana corta avrebbero avuto più tempo da trascorrere con i propri figli. E avevano dimostrato la validità economica nel mantenere gli edifici scolastici chiusi il sabato, giorno nel quale erano tenuti aperti per meno del 20% del totale degli alunni.
Uno spreco anche da un punto di vista economico non indifferente.
Ma nonostante la validità delle motivazioni si era riformato quel fitto muro di gomma, timoroso dei cambiamenti e di progressi, muro di gomma alimentato dal solito zoccolo duro delle poche famiglie contrarie e da quella parte dei docenti che del sabato a scuola sembravano averne fatto un totem.
Con la assurda anomalia che la componente genitori di quel Consiglio d’Istituto anziché sostenere questa richiesta avanzata dalla maggior parte delle famiglie si era arroccata sulla posizione minoritaria dei contrari.
L’anno scolastico 2015/2016 fu un anno caratterizzato da frequenti Consigli d’istituti , sia ordinari che straordinari, con appassionati dibattiti e infuocate polemiche anche a mezzo stampa.
Alla fine prevalse il muro di gomma, e del sabato libero non se ne fece nulla.
Ma a differenza del passato i genitori di quella classe non abbandonarono la lotta, spinti dalla voglia di avere una scuola più al passo con la mutata società e più a misura degli alunni.
La svolta si ebbe due anni dopo, anno scolastico 2017/2018.
A presiedere la scuola fu nominata la dirigente Antonella Meatta, persona profondamente conoscitrice e rispettosa delle dinamiche del mondo scolastico e certamente non timorosa di metterci la faccia per la affermazione di un giusto principio portato avanti da un numero cosi elevato di famiglie..
Dirigente che trattò, cosa che dovrebbe essere scontata ma che nel mondo della scuola orvietana non lo era, con rispetto e con la dovuta attenzione questi genitori favorevoli alla settimana corta.
Sfidando tutto e tutti sempre nel massimo rispetto di ogni componente con professionalità’, determinazione e molto coraggio, agevolando la partenza della settimana corta sperimentale, infliggendo la prima picconata a quel muro di gomma. Il resto è storia di oggi.
Quei genitori favorevoli alla settimana corta alle elezione del Consiglio di Istituto di due anni fa parteciparono con una lista ad hoc e riuscirono a entrarvi con la loro maggioranza.
Ovviamente quell’arcaico muro di gomma si è sgretolato, il sabato a casa per tutti è stato deliberato anche dal Consiglio d’Istituto con ampissima maggioranza. E a settembre prossimo quello che sembrava un miraggio, il sabato libero a scuola, anche a Orvieto sarà’ realtà’.
Rendendo la scuola più moderna e al passo con i tempi, più rispondente alle mutate situazioni ed esigenze della società di oggi. E di ciò occorre ringraziare quel manipolo di genitori che con competenza e tenacia hanno portato avanti questa lotta e la correttezza istituzionale della dirigente scolastica Antonella Meatta, sempre massimamente capace d’interpretare il suo ruolo nel rispetto di tutte le componenti della scuola e che come finalità massima del suo agire pone sempre il bene psicofisico degli alunni della scuola. (Pasquale Di Paola)