ORVIETO – E’ stato prorogato al 31 luglio 2021 il termine per l’approvazione del consuntivo 2020 del Comune di Orvieto. Lo slittamento è previsto secondo il Decreto legge 25 maggio 2021 n. 73 “Misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali” cosiddetto “Decreto Sostegni bis”, che prevede la proroga di alcuni termini in materie di competenza del Ministero dell’Interno.
In particolare, l’articolo 52 comma 2 stabilisce esclusivamente che “per gli Enti Locali che hanno incassato le anticipazioni di liquidità di cui al decreto legge 8 aprile 2013 n. 35, convertito con modificazioni dalle legge 6 giugno 2013, è differito al 31 luglio 2021 il termine per la deliberazione del rendiconto di gestione relativo all’esercizio 2020 per gli Enti Locali di cui all’articolo 227, comma 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267”. “Il Comune di Orvieto – precisa ancora la nota del Comune – rientra in questa casistica e figura nell’elenco dei 1797 enti interessati, rilevato dai dati forniti dalla Cassa depositi e prestiti e previa intesa con il Ministero dell’Economia e delle finanze, comunicato ai Prefetti della Repubblica in data 28 maggio dal Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno”.
E’ la precisazione che arriva dall’amministrazione comunale a seguito della presa di posizione dell’ex assessore al bilancio Massimo Gnagnarini secondo cui il Comune era fuori tempo massimo (il termine era originariamente fissato al 31 maggio 2021) rischiando il commissariamento, il blocco delle assunzioni e altre limitazioni. Rischi che, comunque, potrebbero pesantemente palesarsi se il Comune (ora entro il termine del 31 luglio 2021) non dovesse approvare il Rendiconto della gestione finanziaria 2020.
Ecco il quadro di Gnagnarini a cui, però, come specificato, occorre aggiornare la data al 31 luglio prossimo.
Dalla mezzanotte di oggi 31 maggio 2021 il Comune di Orvieto scivola di nuovo tra i Comuni cosiddetti deficitari. Pertanto da domani 1 giugno scattato sia il blocco delle assunzioni sia il blocco della spesa finanziata con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione dell’anno precedente. Inoltre scatta pure l’obbligo di copertura al 100% dei costi dei servizi e di conseguenza l’adeguamento delle tariffe per lo smaltimento rifiuti e di tutti i servizi a domanda individuale quali mense scolastiche, trasporti, ecc..
Il motivo ? La mancata approvazione, da parte del Consiglio comunale di Orvieto, del Rendiconto della gestione finanziaria 2020 entro il termine del 30 aprile 2021 poi prorogato al 31 maggio. I suddetti pesanti effetti permarranno fin quando questa grave irregolarità non sarà sanata. Ma a sanare, ormai, ci dovrà pensare il Prefetto di Terni il quale accerterà se alla data del 31 maggio almeno la Giunta abbia predisposto o meno lo schema del bilancio consuntivo e nel caso intimerà al Consiglio, con lettera indirizzata a ogni singolo consigliere comunale, di provvedere alla Deliberazione sul Rendiconto 2020 entro i successivi venti giorni. Nel caso invece che neanche la Giunta avesse predisposto lo schema del rendiconto da deliberare in Consiglio allora il Prefetto dovrà nominare un Commissario con il compito di provvedere e, nel contempo, dare inizio alla procedura per lo scioglimento del Consiglio comunale. Gli orvietani devono augurarsi che, seppur in “zona cesarini”, il Comune di Orvieto trovi la bussola per uscire da questa impasse confidando nella tolleranza e comprensione del Prefetto visto che i tempi supplementari per l’approvazione del Rendiconto sono assai stringenti dovendo rispettare, peraltro, i termini di trasmissione degli atti e quelli di convocazione del Consiglio fissati dal Regolamento comunale di contabilità.
Rimane la domanda , a fronte di nessuna comunicazione resa a tutt’oggi da parte dell’Amministrazione circa il fatale ritardo accumulato, sui motivi per i quali ci si sia (di nuovo) infilati in questa grave e imbarazzante situazione nonostante la comprovata professionalità e scrupolosità degli Uffici finanziari del Comune di Orvieto e con essi del Collegio dei Revisori. Si può supporre delle due l’una: c’è stata trascuratezza o lassismo da parte degli Uffici nella predisposizione tecnica della documentazione necessaria per poter deliberare in tempi utili lo schema del rendiconto, oppure, più verosimilmente nella gestione del PEF 2020, o piano delle risorse assegnate dalla Giunta a ciascun Dirigente responsabile dei vari Settori e Servizi comunali, si è verificato uno o più problemi di corretta imputazione e contabilizzazione sia delle entrate che delle spese effettuate e periodicamente trasmesse alla Ragioneria Generale del Comune tali da generare, eventualmente, apparenti difformità che poi andrebbero accertati in forma di debiti fuori bilancio.
La Ragioneria Generale ha il compito, insieme ai Revisori dei Conti, di verificare la congruità, la legittimità e la conformità al bilancio di tali operazioni. In altre parole sono loro che devono assumersene la responsabilità apponendo il famoso “bollino” o parere di legittimità che dir si voglia.








