ORVIETO – È stata allestita, nella Sala didattica del Museo Etrusco “Claudio Faina”, la mostra Larth e Turan (in esposizione sino al 5 settembre). Si tratta di lavori realizzati dagli studenti delle classi prime della Scuola Secondaria di Primo Grado “Ippolito Scalza”, afferenti all’Istituto Comprensivo Orvieto – Montecchio.
I lavori presentati sono dedicati alle emergenze archeologiche del territorio orvietano. Lo spunto è arrivato da un progetto didattico che i ragazzi e le ragazze della 1°B e 1°D hanno affrontato nell’anno scolastico 2020/21 nelle ore di Arte e Immagine.
L’attività didattica ha voluto far comprendere agli studenti l’importanza di una corretta conoscenza dei beni culturali del territorio e, in particolare, delle testimonianze giunte a noi del popolo etrusco.
La conoscenza attiva porta con sé la possibilità di comprendere profondamente il valore del patrimonio artistico e di sensibilizzare le giovani generazioni verso la tutela e la valorizzazione. In proposito un illuminato storico dell’arte, Giulio Carlo Argan, ha osservato: «La conoscenza dell’ambiente in cui si vive è fondamentale per la formazione della coscienza civile».
L’obiettivo didattico si è concretizzato sulla costruzione creativa di alcuni Lapbook. ll Lapbook è una sorta di mappa concettuale tridimensionale, creata attraverso l’uso di cartoncini colorati e tanto altro, molto versatile.
La piccola, ma interessante, mostra, il cui titolo fa riferimento a Larth, il nome individuale del personaggio ricordato nel cippo a testa di guerriero, esposto nel museo orvietano, e a Turan, il termine etrusco utilizzato per indicare la dea Venere, resterà aperta al pubblico fino al 5 settembre e quindi, di fatto, alla riapertura della scuola, in una sorta di staffetta tra scuola e museo che potrà accompagnare la cittadinanza e tutti gli altri studenti, che avranno modo di visitare gli spazi espositivi nei mesi estivi, verso il nuovo anno scolastico.