Tu sia lodato, mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci dà nutrimento, ci mantiene e produce diversi frutti con fiori colorati ed erba.
(Cantico delle Creature)
Torna la tradizione delle infiorate a Viceno: dallo scorso anno, infatti, in occasione del Corpus Domini, viene realizzato un mosaico floreale posto, lo scorso anno, fuori della Chiesa e, in questo 2021, a causa del cattivo tempo, all’interno. Una usanza che viene tramandata, di famiglia in famiglia, sin dall’inizio del 900. Gli anziani del Paese, memoria storica della frazione del Comune di Castel Viscardo, infatti, ricordano che, già a cavallo delle due guerre mondiali, i vicenesi si dessero molto da fare per onorare con questi splendidi disegni di petali il passaggio del Santissimo Sacramento. Ogni nucleo familiare, pare, realizzasse una composizione che poi esponeva. Con il passare degli anni le infiorate si sono spostate nella piazza principale, nei pressi della Chiesa.
A riportare questa splendida tradizione a Viceno la volontà di tre ragazze residenti nei paesi limitrofi: Veronica Lupi e Michela Cenni di Benano e Sara Neri di Castel Viscardo, con la collaborazione delle “vicenesi” che, entusiaste dell’iniziativa, si sono messe a disposizione delle ragazze per la raccolta e la pulizia dei fiori. E mentre, lo scorso anno, i fiori sono stati raccolti nei campi limitrofi alla frazione da un piccolo esercito di donne, non solo di Viceno, ma anche di Castel Viscardo e Benano, armate di guanti, mascherine, secchi e tanta buona volontà, in questo 2021 è stata una vera e propria gara, tra le signore del paese, ad aprire i giardini e far raccogliere i petali di rose, gelsomini, gerani e ginestre al loro interno.
Petali che, dopo essere stati selezionati da alcune residenti, nel pieno rispetto delle norme anti Covid, sono passati nelle sapienti mani delle ragazze, che in tre raggiungono appena i 60 anni e che, rispettando le distanze e con indosso le mascherine, hanno dato vita ad una meravigliosa e colorata pisside contenente un’ostia, sovrastata dalla scritta IHS. La composizione è stata posta all’ingresso della Chiesa, mentre altri due cuori di petali sono andati ad ornare la parte sottostante l’altare. Un giorno di gioia e di comunità che, dopo un lungo periodo di lockdown, ha reso ancor più speciale questa giornata, ma non solo: soprattutto la soddisfazione per aver ridato vita ad un’usanza che ha scandito il passato di Viceno e che è un bel modo per onorare la solennità di questo giorno così importante nella vita di ogni cristiano.
Foto di Maria Assunta Pioli