ORVIETO – Ora i sentieri segnati dal Cai entrano orgogliosamente all’interno dell’offerta turistica dell’Orvietano. E’ stato finalmente premiato lo sforzo di volontariato sociale del Club Alpino Italiano, che dal 2020 ha costituito una vera e propria Sezione nella città sulla rupe. Tour operator nazionali e internazionali o associazioni sportive locali come A.s.d Italia Adventure Trekking iniziano ad inserire in programma itinerari come ad esempio l’Anello della Rocca/”Il Paese delle Rose”, utilizzando i tracciati sentieristici riscoperti, progettati e segnalati dai Soci del Cai.
“Registriamo tanta voglia di uscire e di riprendere l’attività di scoperta in sicurezza della montagna e del nostro territorio, – ha detto il presidente del Cai orvietano, Alessandro Barone – e in queste due ultime settimane abbiamo potuto riavviare parte delle attività sociali che ci vedono impegnati dall’escursionismo all’alpinismo, dalla speleologia all’attività con le scuole, dall’ambiente alla sentieristica”.
E proprio a quest’ultima attività che va oggi riservata la nostra attenzione: “Forse è la prima volta – ha spiegato il responsabile del Gruppo Sentieri Cai Orvieto, Pier Giorgio Oliveti – che troviamo in un’offerta turistica organizzata alcuni dei dieci itinerari che in questi ultimi due anni il Cai nonostante le difficoltà dovute alla pandemia ha riaperto e segnalato per tutti. Vedere sui social che si propone un pacchetto sul Sentiero Cai Sferracavallo-Rocca e Rocca-ponte Fosso Albergo della Nona-Officine Netti-Sugano, oppure su quello delle Velette che porta a Porano, ci riempie di soddisfazione e ci stimola a continuare nella nostra opera. Lo diciamo da sempre: il Cai mette a disposizione le proprie competenze ed esperienze di livello nazionale (il Cai Centrale è un ente pubblico che per legge ha tra le missioni di istituto la cura e l’organizzazione della sentieristica nel nostro paese, ndr) per la salvaguardia dei percorsi escursionistici su sentieri e strade vicinali. Essi fanno parte delle così dette “infrastrutture green, di cui tanto si parla oggi in tempi di post lockdown. Segnare i sentieri è un modo per valorizzare e preservare i beni comuni, diversificare e ampliare l’offerta di turismo esperienziale”.
Camminare fa bene, ormai lo affermano scienziati e medici, e favorisce l’equilibrio psicofisico ad ogni età. “Se l’Umbria è un ‘mare verde’ – ha chiosato Oliveti – be’ le nostre spiagge libere sono i sentieri: non facciamocele alienare per sempre, per incuria o per disattenzione istituzionale. Per questo motivo come Cai siamo particolarmente grati per l’attenzione che ci è stata rivolta in materia di sentieristica da parte di molte amministrazioni comunali dell’Orvietano e dell’Amerino che hanno già firmato o stanno per farlo specifiche convenzioni quadro con il Cai Orvieto e Regionale per coordinare la sentieristica e la segnaletica, in armonia con quanto previsto dalla Regione dell’Umbria”. Solo una rete organizzata e gestita di sentieri comunali, intercomunali, di valenza interregionale o di lungo percorso(Francigena, Via Romea Germanica, Via Amerina, Sentiero dei Briganti, Via di Francesco, Sentiero Italia, eccetera) può essere utilizzata a buon fine dai professionisti del turismo all’aria aperta, tour operator, agenzie di viaggi, guide ambientali, eccetera. Tra i sentieri adottati e numerati nel Catasto regionale dal Cai ricordiamo tra gli altri i sentieri 815:Orvieto-Porano-Torre San Severo, 821: Orvieto-La Surripa-I Cappuccini- -Castel Rubello-Porano-bivio 815, 816:Orvieto-Rocca Ripesena-Officine Netti-Sugano-Canonica-bivio 812, 817:Allerona Scalo FS – La Salceta – Bardano Vecchio – Romealla – Rocca Ripesena. In corso di perfezionamento l’818 Rocca Ripesena-San Quirico- Castelgiorgio, e l’819:Castel Giorgio – Castel Viscardo – Macchia dell’Inferno – Poggio Forno- Bardano Vecchio – Orvieto, 822: Orvieto Scalo FS-passerella Paglia-Scuole Primarie Ciconia-(in coincidenza con 812)-Val Chiani-Il Poggente(bivio 822A – valletta F.sso Carcaione-Ciconia) – podere La Fabbrica-fosso del Galletto-Pallarete-Morrano-bivio 812.