ORVIETO – In previsione della Giornata Mondiale delle Api (20 maggio) e della Giornata Mondiale della Biodiversità (22 maggio) Cittaslow International presenta il progetto “CittàslowBee: concretamente per le api, sentinelle della biodiversità”, manifesto di intenti della filosofia portata avanti dal presidio che ha incontrato il sostegno della rete Le Città del Miele. Ha aperto la conferenza, tenutasi lunedì 10 maggio presso la sede Cittaslow di Orvieto a Palazzo dei Sette, il segretario generale, Pier Giorgio Oliveti dando il benvenuto e introducendo il progetto.
“Da sempre Cittaslow – ha principiato Oliveti – porta avanti un percorso di rete per dare futuro e quello della resilienza è uno dei punti cardine della nostra filosofia. Il progetto “CittàslowBee: concretamente per le api, sentinelle della biodiversità, in questo momento storico tocca un tema fondamentale e l’ape appunto, come simbolo biologico, campeggia sul manifesto del progetto”.
Nel vivo della questione è poi entrato il presidente Cittaslow International (e sindaco di Asolo) Mauro Migliorini, il quale ha immediatamente ricordato le due date fondamentali del 20 e 22 maggio prossimi, quali rispettivamente Giornata Mondiale delle Api e Giornata Mondiale della Biodiversità.
“La maggior parte delle api europee – ha sottolineato Migliorini – sono minacciate da estinzione e svolgono in natura un ruolo fondamentale per l’intero ecosistema, operando con un servizio di regolazione dello stesso. Cittaslow Bee, è un progetto aperto, una sorta di cantiere per la salvaguardia delle api e della produzione di mieli nazionali (oltre 60 tipi diversi), che contempla anche corsi di didattica frontale e sul campo, passeggiate nella natura, piantumazione di alberi e fiori per creare oasi sicure per l’impollinazione. Cittaslow sostiene che questo piccolo insetto è l’indicatore della biodiversità e sentinella della vita”.
Migliorini ha poi letto un messaggio dell’onorevole Vannia Gava, sottosegretario di Stato – Ministero della transazione ecologica, che non ha potuto prendere parte all’incontro.
“Un’iniziativa importante per l’ape – dice il messaggio di Gava – la cui attività deve essere legata al sostegno della biodiversità. Le api hanno il compito di tutelare lo sviluppo della vegetazione e senza questi insetti molte piante andrebbero ad estinguersi. Inoltre sono responsabili del 70% dell’impollinazione in natura”.
Hanno poi seguito alcuni interventi online partendo da quello dell’onorevole Alessia Rotta, presidente Commissione Ambiente Camera dei deputati.
“E’ molto ammirevole – ha detto l’onorevole Rotta – che diversi comuni si spendano in questa direzione, perchè quello della biodiversità è un tema molto importante e discusso. Ci sono tante azioni trasversali che viaggiano in questo senso e l’allarme di una possibile estinzione delle api è già stato lanciato e discusso diversi anni fa.
Due sono i motivi principali che stanno portando all’estinzione di questo insetto: l’utilizzo di pesticidi e i cambiamenti climatici. Bisogna quindi invertire questa tendenza e cambiare modus vivendi, per il mantenimento della biodiversità, tutelare le api e garantire anche una sicurezza alimentare.
Il PNRR è un piano che guarda a questo tipo di tutela, bisogna però partire dalla volontà personale per poter puntare sul ruolo di vigilesse che le api svolgono in natura”.
Ha preso poi parola Serenella Salgarelli Mortani, responsabile nazionale della rete Le Città del Miele. “Le Città del Miele ha subito aderito al manifesto presentato da Cittaslow – ha detto Serenella Salgarelli Mortani. Il valore delle api e del loro operato viene protetto dagli apicoltori e l’Italia, ricordiamo, è leader nel mondo per varietà e qualità di mieli. Ovviamente la nostra rete ha alla base l’obbiettivo di salvaguardare la vita delle api e la produzione dei loro prodotti e questo parte da un dialogo costante tra apicoltori e agricoltori.
E’ stato presentato qualche anno fa un disegno di legge per il divieto di utilizzo di neonicotinoidi, sostanze cha causano la moria delle api. Tale legge è sempre stata prorogata fino a che nel 2018 è stata approvata dalla Commissione Europea”.
“Il lavoro svolto in questi anni da Le Città del Miele – ha sottolineato Serenella Salgarelli Mortani – è stato fatto da azioni piccole, silenti ma continue e mettere insieme diverse realtà territoriali serve a conservare e a promuovere il grande patrimonio naturale dell’Italia. La Giornata Mondiale delle Api ci ricorda il valore anche economico che questi insetti danno al paese con la produzione di miele e altri prodotti”.
Sono poi intervenuti i sindaci di diversi comuni italiani, i quali hanno realizzato un progetto locale in favore delle api.
Massimo Bedini, presidente Riserva Naturale Monte Rufeno (Aquapendente), ha parlato della realizzazione di un alveare come sofisticato strumento per rilevare gli agenti inquinanti ambientali.
“Abbiamo svolto continue attività analizzando i diversi prodotti di apicoltura – ha detto Bedini – e negli ultimi anni abbiamo rilevato la presenza di un metallo inquinante. Ora con l’aiuto accademico stiamo cercando di capirne le cause. Inoltre abbiamo anche un progetto che mette in campo una serie di attività per sensibilizzare gli studenti sul tema, partendo dalla scuola materna e arrivando alle medie”.
L’assessore con delega Anci per il turismo del comune di Belluno, Yuki d’Emilia ha invece illustrato, in videocollegamento, il progetto Bee Aware, nato nel 2019 coinvolgendo 25 comuni della zona. Il progetto consiste nella realizzazione di due arnie con web-cam per poter monitorare lo stato di salute delle api.
Ha poi seguito il breve intervento video di Monica Florez, ambasciatore Cittalsow PijaO, Colombia, sulla situazione difficile del paese, dove si ha avuto una grande moria delle api a causa dell’utilizzo massiccio di pesticidi.
Anche il comune di Castel San Pietro Terme (Bologna) ha aderito al manifesto di “CittàslowBee”, realizzando il modellino di un progetto in divenire che si chiamerà “La Pista delle Api”. Il progetto riguarda la piantumazione di piante, alberi e fiori lungo una pista ciclabile.
Sono poi intervenuti in presenza i sindaci di Parrano e Trevi. “Il nostro Comune – è intervenuto Valentino Filippetti sindaco di Parrano – ha realizzato un apiario di comunità, dando l’opportunità ai giovani di imparare il mestiere di apicoltore attraverso dei corsi.
Inoltre dal 2016 c’è una legge che tutela i servizi ecosostenibili, specie quelli legati alla salvaguardia delle api. Noi con altri 5 comuni abbiamo firmato un protocollo d’intesa per promuovere l’applicazione di tale legge”.
“All’interno dei nostri oliveti ospitiamo diversi apicoltori – ha detto Bernardino Sperandio sindaco di Trevi. Puntando a una certa controtendenza urbanistica noi cerchiamo di non rasare l’erba del nostro Svincolo della biodiversità, permettendo così di mantenere piante e fiori che facciano da rifugio sicuro alle api”.
I suggerimenti per le Amministrazioni Comunali:
- Semina di fiori ed essenze mellifere lungo cigli stradali, marciapiedi, piazzali, parchi urbani …
- Piantumazione di piante autoctone nei parchi urbani, terreni di proprietà pubblica, piazzali …
- Concessione in uso gratuito di aree pubbliche per installazione di apiari.
- Rispetto dei protocolli fitosanitari locali.
- Protocolli aggiuntivi su base comunale.
- Divieto utilizzo fitosanitari ad azione erbicida nelle aree pubbliche o aperte al pubblico.
- Cooperazione con associazioni locali di apicoltori.
- Corsi alla popolazione e ai portatori di interesse di educazione ambientale e tutela della biodiversità.
- Organizzazione di passeggiate tematiche e didattiche nel territorio comunale.
- Programmi di “educazione alle api” nelle scuole di ogni ordine e grado (Cittaslow Education and eTwinning EU platform) con il coinvolgimento di dirigenti, insegnanti, apicoltori, esperti del settore, associazioni di categoria.
E azioni concrete per la cittadinanza, come suggerendo giardini e balconi fioriti, che diventano rifugio per le api.
Piantare fiori ed essenze che le attirano e le nutrono in giardino o sul balcone. Ricordando che gli ortaggi che fioriscono, così come diversi tipi di erbe aromatiche, esercitano una grande attrattiva su insetti e api. E ci aggiungiamo una breve lista di proposte. Ma anche piccoli suggerimenti di attenzione alla stagionalità delle piante, che garantiscono di avere fioriture durante larga parte dell’anno, e che donano nutrimento ai piccoli impollinatori nel corso di tutto il periodo vegetativo: CREARE, quindi, PICCOLI HABITAT NEL CONTESTO URBANO PER LE API COLTIVANDO PIANTE E FIORI CAPACI DI NUTRIRLE PUÒ AIUTARLE A NON ESTINGUERSI.
E per gli agricoltori?
Proponiamo, ad esempio, filari, siepi e prati impiantate ai margini del campo, perché aumentano l’abbondanza di impollinatori selvatici, come pure la rotazione delle colture con trifoglio o altre leguminose che può incrementare l’abbondanza e la diversità dei bombi, che a loro volta migliorano la resa delle colture e la redditività dell’azienda. Queste pratiche di “ingegneria ecologica” non solo favoriscono gli impollinatori, ma conservano anche i nemici naturali degli insetti che sono essenziali per contenere le specie di parassiti erbivori che attaccano numerose ed importanti colture.
Presentati, dunque, in conferenza alcuni progetti per le api già attivati nelle Cittaslow: Acquapendente (VT), l’esperienza della Riserva Naturale Monte Rufeno, Belluno, il Progetto progetto “BeeAware!” con CIPRA Internazionale, Parrano (TR), progetto l’apiario comunitario, Pijao (Colombia) le api in Quindio, Castel San Pietro Terme(BO), l’Osservatorio nazionale del miele, Trevi(PG), la rotonda della biodiversità.