Dalla Francia a Roma lungo la via Francigena. Bolsena ha accolto il 2 maggio la francese Cindy Chopard che, in compagnia dell’asinella Nanette e della cagnolina Mina, sta percorrendo l’antica strada dei pellegrini, dopo essere partita il 10 settembre 2020 da Pontarlier, cittadina francese della Borgogna franca Contea al confine con la Svizzera. L’ufficio turistico di Bolsena, l’associazione Via Francigena in Tuscia e la Pro loco di Bolsena hanno curato gli aspetti organizzativi dell’accoglienza alla pellegrina.
“Ci siamo incontrate sotto la rocca Monaldeschi – affermano Patrizia Crosta e Paola Salvini, delegate per l’accoglienza ufficio turistico -. L’asinella Nanette aveva già attirato l’attenzione di tante persone, in modo particolare dei bambini. Abbiamo poi accompagnato Cindy al convento di Santa Maria del Giglio, struttura di accoglienza dei pellegrini della via Francigena del 1600. Sabrina Aguiari, presidente dell’associazione Punti di Vista, ha messo a disposizione il grande giardino per la sosta in tenda. Cindy è una ragazza solare e ci ha raccontato di questa sua esperienza, nella quale ha sottolineato la generosità e l’accoglienza incontrate in Italia e le difficoltà causate dal meteo e dall’allungarsi dei tempi del viaggio per il covid, che l’ha costretta a fermarsi più volte”.
Le passioni per la natura e lo sport hanno portato la giovane francese a intraprendere questo cammino diretta verso Roma. “Abbiamo lasciato Cindy sul tardo pomeriggio poco prima dell’ora di cena, non prima di averle parlato del lago, della storia della città e delle sue tradizioni, tra cui il miracolo Eucaristico – aggiungono Crosta e Salvini -. La Pro loco le ha fatto portare dei piatti tipici del nostro territorio, preparati dalla rosticceria-pizzeria da Papayo”. Esprime soddisfazione la presidente della Pro loco Bolsena Elena Materazzo: “È stata una bella iniziativa, che sottolinea l’attenzione della Pro loco, dell’ufficio turistico del Comune di Bolsena e dell’associazione Via Francigena in Tuscia all’antica strada dei pellegrini, per l’altissimo valore culturale, storico e turistico che riveste per il nostro territorio”.