L’Assemblea del Centro Pari Opportunità nella seduta del 12 maggio 2021, presieduta dalla Presidente, Avv. Caterina Grechi, ha approvato all’unanimità la proposta di modifica alla Legge Regionale n. 23 del 28 novembre 2003, affinché possano essere riconosciute premialità per le donne vittime di violenza con figli a carico nell’assegnazione degli alloggi popolari.
La proposta a firma delle consigliere del Centro Pari Opportunità, Avv. Tatiana Cirimbilli, Dott.ssa
Cristina Calcagni e Prof.ssa Elda Rossi, ha raccolto il consenso unanime dell’Assemblea.
Esprime viva soddisfazione la Presidente del Centro, Avv. Caterina Grechi, che auspica ora un recepimento integrale dei proposti emendamenti alla Legge Regionale 23/2003 da parte della Terza Commissione della Assemblea Legislativa dell’Umbria.
Così come viene registrato in un report della Polizia di Stato ogni 15 minuti si verificano reati di violenza contro il genere femminile. Nei soli primi due mesi del 2021 i femminicidi sono stati 12.
La violenza di genere si manifesta in svariate modalità, con la violenza fisica, la più tangibile ed evidente, la violenza psicologica ed economica. Essa si può manifestare in contesti culturali e socio economici di ogni livello, celati tanto quanto evidenti.
La proposta approvata dal CPO è diretta a fornire un ulteriore aiuto, oltre a quelli messi in campo, a tutte quelle donne che vivono situazioni difficili e spesso sommerse che coinvolgono anche i minori, perché si possa attuare un fattivo e concreto cambiamento nella vita delle donne e delle ragazze vittime di violenza e che possa restituire loro, autostima, autonomia e libertà.
La proposta di modifica attiene:
– la modifica dell’assegnazione degli alloggi destinati a edilizia popolare, prevedendo l’inserimento di un ulteriore punteggio nella composizione delle graduatorie, oltre a quelli già previsti, a vantaggio delle donne vittime di violenza con minori a carico, inserendo lo stesso all’interno della proposta di modifica della Legge n°23 del 28 novembre 2003;
– di ricomprendere un’attenzione specifica alle donne vittime di violenza nella riserva di alloggi a favore di famiglie mono-parentali;
– di considerare nelle assegnazioni per l’emergenza abitativa il collocamento di donne vittime di abusi o violenze con minori a carico La nostra proposta è volta a restituire dignità, libertà e fiducia alla donna perché trovi il coraggio di uscire da spirali di violenza psichica e/o fisica con la consapevolezza di non trovarsi da sola e di avere punti di riferimento che la aiutino nel ricostruirsi una nuova vita.