di Valentino Saccà
ORVIETO – L’étoile per antonomasia del balletto classico ha smesso di brillare. Oggi giovedì 27 maggio si è spenta Carla Fracci la regina assoluta del ballo sulle punte, una grandissima professionista che ha sempre coniugato grazia, talento e un enorme spirito di abnegazione.
Milano è stata la sua città natale e non l’ha abbandonata, andandosene sempre li sotto lo sguardo della “Madunina”. La sua notorietà si lega alle interpretazioni di ruoli romantici e drammatici, quali Giselle, La Sylphide, Giulietta, Swanilda e Medea. Ha danzato con Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov, Marinel Stefanescu, Alexander Godunov, Erik Bruhn, Gheorghe Iancu, Roberto Bolle. Da Giselle danzata con Bruhn viene tratto un film nel 1969. Ha interpretato Medea, Concerto barocco, Les demoiselles de la nuit, Il gabbiano, Pelléas et Mélisande, Il fiore di pietra. Il marito e regista Beppe Menegatti si occupa della regia di quasi tutte le creazioni da lei interpretate.
Alla fine degli anni ottanta dirige il corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli. La Fracci è stata, e sarà sempre, un’ icona internazionale del balletto anche per i non appassionati del settore, perché la sua enorme popolarità è stata celebrata oltre i confini del mondo della danza classica. Corteggiata artisticamente da altri comparti del mondo dello spettacolo (come cinema, televisione e canzone pop) ha interpretato Marguerite Gautier in “La storia vera della signora dalle camelie” diretta nel 1981 dal maestro Mauro Bolognini. Inoltre nel 1982, è protagonista dello sceneggiato RAI, diretto da Renato Castellani, “Verdi“, dove interpreta il ruolo di Giuseppina Strepponi, soprano e seconda moglie del grande compositore, mentre nel 2008 collabora con il gruppo Elio e le Storie Tese all’album “Studentessi“, recitando un intermezzo vocale al termine del brano “Effetto memoria (Inverno)” che introduce la traccia “Heavy Samba”.
Impossibile non citare la divertente e affettuosa parodia realizzata dalla brava comica e imitatrice Virginia Raffaele, che ha contribuito a far conoscere l’étoile alle nuove generazioni. Solo qualche mese fa la città di Orvieto ha ospitato le riprese, soprattutto all’interno del Teatro Mancinelli, della fiction televisiva “Carla” sulla vita artistica della grande ballerina, interpretata da Alessandra Mastronardi e che a breve sarà possibile vedere su Rai Uno.
“La notizia della scomparsa di Carla Fracci, icona della danza classica a livello mondiale ci addolora come italiani, orgogliosi di una figura di così grande spessore artistico ma ci rattrista profondamente anche come comunità orvietana” è il commento del Sindaco di Orvieto, Roberta Tardani.
“Orvieto, come Roma e Milano – prosegue – ha infatti ospitato appena due mesi fa, le riprese del film tv di Rai1 ‘Carla’ sulla vita di Carla Fracci interpretata dall’attrice Alessandra Mastronardi. Purtroppo non abbiamo ricordi diretti della grande ètoile se non quelli condivisi con l’immensa platea di estimatori internazionali, ma sapere che c’è un po’ di questa nostra straordinaria città a ricordare, per immagini, la sua storia ci onora e ci avvicina, in questo momento, ai suoi familiari ed amici”.
La straordinaria icona del balletto classico ha ispirato persino i versi poetici di Eugenio Montale per la sua “La danzatrice stanca” che in uno dei passaggi più delicati e significativi diceva:
a te bastano i piedi sulla bilancia
per misurare i pochi milligrammi
che i già defunti turni stagionali
non seppero sottrarti.