Si è riunito martedì 13 aprile il comitato direttivo di ABBA (Associazione Bed & Breakfast e Affittacamere) che riunisce le strutture extralberghiere dell’Orvietano, per procedere all’elezione del nuovo presidente. La convocazione si è resa necessaria a seguito delle dimissioni di Giuseppe Ricci a causa della cessazione della propria attività. La crisi determinata dalla pandemia ha messo a dura prova tutto il tessuto economico ma non c’è dubbio che le strutture ricettive, siano esse bar, ristoranti, alberghi o strutture extralberghiere hanno pagato il
prezzo più alto sul piano economico.
Fra l’altro molte strutture extralberghiere non hanno nemmeno potuto usufruire dei ristori essendo gestite in molti casi come integrazione del reddito familiare. Diverse, fra quelle aderenti all’Associazione, hanno dovuto chiudere e molte altre sono al limite. “Per questo – spiegano da Abba- riteniamo sia cruciale uno sforzo comune da parte di tutti gli attori del settore prima della ripresa delle attività che speriamo possa avvenire il più presto possibile”.
In questo quadro, il direttivo ha proceduto all’elezione del nuovo presidente nominando Sabrina Tomba, già membro del direttivo e partecipe delle attività sinora svolte. Tomba ha svolto in passato la propria attività professionale in ambito turistico-ricettivo ma anche in quello culturale e svolge oggi la propria attività sia nel settore della ricettività extralberghiera che in ambito enogastronomico.
Il direttivo ha ritenuto, quindi, di mettere a disposizione degli associati, ma anche della città, una risorsa importante in un momento in cui è fondamentale mettere in campo iniziative di promozione e rilancio di un settore primario dell’economia della città e del comprensorio. Grande soddisfazione da parte dell’Associazione ABBA che è tra i soci fondatori di F.A.R.E., Federazione Associazioni Ricettività Extralberghiera.
Giovedì 15 aprile, dopo un anno di lavoro – non senza difficoltà per le limitazioni imposte dalla pandemia – oltre 40 associazioni, che coprono l’intero territorio nazionale, hanno partecipato alla fondazione della Federazione F.A.R.E. La Federazione, libera e indipendente dalle altre sigle, agirà non solo da organo di tutela, ma anche da propulsore per questo settore ricettivo, che raccoglie contestualmente l’insieme di tutte le categorie di attività extralberghiere e le locazioni brevi-turistiche.
F.A.R.E. si prefigge di perseguire importanti obiettivi, tra cui:
– diffondere e promuovere la conoscenza e il riconoscimento dell’ importanza e della potenzialità dell’ospitalità non alberghiera ;
– promuovere, salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale locale, il territorio e i valori dell’ospitalità turistica familiare, nonché tutelare le sue varie espressioni (imprenditoriali e non);
– promuovere la legalità e il rispetto delle normative ;
garantire alle istituzioni supporto competente e collaborazione attiva nei processi di semplificazione e di omogeneizzazione della normativa nazionale e regionale;
– incoraggiare l’accoglienza e un turismo inclusivo, sollecitando l’attenzione sui temi dell’accessibilità degli spazi e della fruibilità dei servizi.
Il settore extralberghiero, che coinvolge centinaia di migliaia di strutture ricettive e di locazioni turistiche – il 55% dei posti letto sul territorio nazionale – alimenta un turismo alternativo di forte attrattiva, promuovendo l’ospitalità diffusa, in angoli del nostro Paese dove non esisteva alcuna forma di ricettività, e valorizzando l’accoglienza turistica familiare e il patrimonio storico, culturale e ambientale italiano.
“Finora – concludono dall’Associazione – questo importante segmento dell’economia italiana non aveva una federazione nazionale di riferimento: con la nascita di F.A.R.E si colma finalmente questo vuoto, offrendo sia ai mezzi di comunicazione, che ai decision maker politici, una voce univoca ed autorevole aperta al confronto sulle tematiche del settore”.








