ORVIETO – Lo squillo del telefono è inconfondibile, è arrivato un messaggio su whatsapp. Ne arrivano tanti che non ci facciamo quasi più caso, anche se non abbiamo sentito alcun suono, il vizio di andare a controllare se qualcuno ci ha inviato un messaggio è diventato cosa comune a tutti. Questo però è diverso, arriva da una persona a me molto cara un’amica di quelle speciali, specialissime, che per comodità e non metterla in
imbarazzo, chiamerò Simona (non ho amiche con questo nome, vado sul sicuro).
Insomma, Simona mi scrive che stamattina le è accaduta una cosa incredibile, di quelle che ogni tanto si leggono sui giornali e che invece l’ha vista come assoluta protagonista.
All’uscita da un supermercato di Orvieto, proprio mentre andava a recuperare la sua auto, Simona si imbatte in un portafoglio da uomo, che era lì sull’asfalto, forse un poco nascosto alla vista. Si china e lo apre. Dopo essersi guardata intorno per capacitarsi che il proprietario non fosse ancora nelle vicinanze, nota che accanto a un bel gruzzolo di bigliettini da visita, faceva bella mostra di sé anche un bel gruzzolo di banconote. “A occhio saranno stati più di mille euro”, scrive la mia amica nel suo messaggio. Ora, di questi tempi non è che siano proprio bruscolini, come si dice a Roma ma a Simona non viene neanche in mente nell’anticamera del cervello di appropriarsene e fa quello che molti altri han fatto prima di lei in situazioni analoghe: recupera uno di quei bigliettini da visita tutti uguali, compone il numero riportato, appartenente a un imprenditore del viterbese, e attende che questi risponda. Cosa che avviene quasi subito ed in effetti il tizio, che era ancora nei paraggi, afferma di aver perso il portafoglio ma di non essersene accorto fino a quel momento. Nel giro di pochi istanti il proprietario si palesa, la ringrazia per l’onestà dimostrata, riprende il portafoglio e se ne va. Simona, sicuramente, non ha fatto nessun gesto eroico, solo quello che la sua coscienza di persona onesta e garbata le ha imposto. (G.M)
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