La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore alla Salute, Luca Coletto, ha approvato un atto per impegnare le aziende sanitarie del territorio ad aggiornare le tariffe delle strutture residenziali e semiresidenziali rivolte alle persone con dipendenze patologiche e di prevedere che tale adeguamento operi per l’annualità 2021.
“Il sistema regionale dei servizi residenziali e semiresidenziali per le dipendenze – ha spiegato l’assessore Coletto – è stato oggetto di un’operazione di riordino con un atto approvato nel 2002 che definiva anche le rette pro capite giornaliere onnicomprensive dovute dalle Aziende sanitarie convenzionate, precisando che i suddetti importi dovevano essere ‘annualmente incrementati del tasso programmato di inflazione’. Di fatto – prosegue – questo adeguamento non c’è mai stato e le comunità terapeutiche attive in Umbria, riunite nel Coordinamento regionale degli ex enti ausiliari (CEAR Umbria), hanno evidenziato alla Regione l’insostenibilità economica del sistema data dalla sproporzione tra gli standard richiesti per il mantenimento dell’accreditamento istituzionale e le attuali rette giornaliere pro capite, mai adeguate al tasso di inflazione programmato, al contrario di quanto stabilito dalla deliberazione del 2002”.
“Da parte degli uffici regionali competenti – spiega l’assessore – è stato quindi verificato che, effettivamente negli anni successivi all’adozione di tale atto, le convenzioni stipulate tra Aziende USL e le comunità terapeutiche non hanno previsto al rinnovo delle convenzioni, l’incremento annuale corrispondente al tasso programmato di inflazione. La Regione ha ritenuto quindi opportuno di impegnare le aziende sanitarie regionali ad applicare tale adeguamento, garantendo l’uniformità delle tariffe applicate per le strutture presenti nel territorio regionale. Inoltre, è stato istituito un gruppo di lavoro per definire i nuovi standard che saranno poi utilizzati per il calcolo delle nuove tariffe”.