In una fredda sera del 29 marzo 1944, 7 antifascisti orvietani furono costretti a salire su un camion seguito dai soldati della Guardia nazionale repubblicana fascista e trasferiti in località Camorena, e poi fucilati ad uno ad uno.
Alberto Poggiani, Amore Rufini, Ulderico Stornelli, Federico Cialfi, Raimondo Gugliotta, Raimondo Lanari e Dilio Rossi. A 77 anni dall’ eccidio fascista dei “Martiri di Camorena”, il ricordo di questi tragici fatti, offre l’opportunità di riscoprire i valori fondanti della nostra Repubblica nata dalla Resistenza.
Una Resistenza, che non fu solo guerra civile, ma che rappresentò la lotta per un’idea diversa del mondo e della convivenza tra gli uomini, un’idea che non contemplava la violenza come strumento di lotta politica e di repressione.
La nostra Repubblica nasce dalla più alta risposta che il popolo italiano seppe dare a vent’anni di violenza fascista. La strage di Camorena è la manifestazione più tangibile per la nostra città, della brutalità di un regime pronto a sopprimere uomini e ragazzi per la sola colpa di opporsi ad esso.
Da sempre, questa ricorrenza ci ricorda le nostre radici, il nostro passato e ci lascia un dovere per le nuove e future generazioni: il compito di tenere vivo, nelle nostre menti, la memoria di quel sacrificio.
Difendere i valori della libertà, della democrazia e dell’antifascismo, da tutti gli attacchi e da ogni genere di revisionismo storico e politico, deve essere una pratica quotidiana. Purtroppo, per il secondo anno consecutivo, a causa “di questo nemico Covid”, che ha rimodellato la nostra quotidianità, non sarà possibile celebrare ufficialmente la commemorazione, per questo in conclusione, prendendo in prestito le parole di Pietro Calamandrei, invitiamo tutti: “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione”.
PCI – Federazione di Orvieto








