ORVIETO – Quello delle energie rinnovabili è un tema che da più di 20 anni è al centro del dibattito pubblico, ma in questi ultimi anni inizia a prendere una piega fattiva anche se risulta ancora una tematica molto discussa, come il recente caso della proposta di impianto fotovoltaico nella località di San Faustino.
Al Comune di Orvieto si è discusso sulla possibilità di un tavolo di confronto tra Comune e Associazioni ambientaliste, per individuare una nuova regolamentazione comunale e regionale sull’installazione di grandi impianti alimentati da fonti rinnovabili.
E’ quanto emerso dall’incontro che si è tenuto martedì 30 marzo, in videoconferenza al quale hanno partecipato il sindaco e assessore all’Ambiente, Roberta Tardani, il vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Mario Angelo Mazzi e i rappresentanti dell’Associazione Amici della Terra e del Comitato Tutela del Monte Peglia.
L’incontro era stato chiesto dalle stesse associazioni all’indomani del parere espresso dal Servizio Sostenibilità ambientale, Valutazioni ed autorizzazioni ambientali della Regione Umbria che ha concluso negativamente il procedimento di rilascio dell’autorizzazione al progetto di impianto fotovoltaico nella zona di San Faustino presentato dalla società Egc.
Dopo il preavviso di adozione di provvedimento negativo per mancanza dei requisiti minimi necessari di legge e le successive controdeduzioni della società proponente, lo scorso 19 marzo, infatti, il Servizio ha ribadito il suo diniego. “Tutelare il nostro territorio da interventi che possono avere un impatto ambientale elevato – ha affermato il sindaco, Tardani – è una nostra priorità. In questo procedimento specifico la presa di posizione dell’Amministrazione Comunale è stata determinata ed immediata e le osservazioni presentate dai nostri uffici sono state infatti recepite dalla Regione. Ritengo che il messaggio che è arrivato dal Comune e dalla Regione sia chiaro”.
“Tuttavia – ha proseguito – questa vicenda ha anche evidenziato la carenza di una efficace regolamentazione regionale che possa metterci al riparo da altre situazioni che potrebbero interessare il nostro territorio dove esiste già una regolamentazione comunale ma che appare insufficiente. Per questo vogliamo mettere in campo ogni iniziativa che possa tutelarci dal punto di vista normativo e ci confronteremo con la Regione per contribuire a modificare e migliorare il regolamento regionale in materia.
In questo senso – ha concluso il sindaco – ho apprezzato l’atteggiamento propositivo delle associazioni ambientaliste che hanno compreso nei fatti e con i risultati acquisiti quale è stato l’operato dell’amministrazione. Da parte nostra c’è sempre stata e ci sarà la disponibilità a collaborare su obiettivi comuni”.
“Abbiamo bisogno di strumenti tecnici per regolamentare l’installazione di questo tipo di impianti e contrastare situazioni potenzialmente dannose per il territorio – ha affermato il vicesindaco, Mazzi – ma è evidente che quello che c’è attualmente non è sufficiente. La soluzione però non può essere limitata al Comune di Orvieto perché senza una cornice regionale si rischierebbe soltanto di spostare i problemi da un territorio all’altro. Il confronto con le associazioni non è solo auspicabile ma sarà utile per costruire insieme delle proposte di modifica al Regolamento regionale n. 7 del 2011 che disciplina l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Contiamo di avere un primo confronto operativo già entro il mese di aprile”.