“Avevamo bisogno di fare una campagna forte, scioccante che toccasse le anime dei nostri donatori e non solo, un’idea per infondere coraggio, e allo stesso tempo di esplicitare la richiesta di aiuto, senza sangue e plasma gli ospedali non riescono ad andare avanti.”
Di fatto ad oggi in Umbria si registra un calo della donazione del -2570 donazioni e 9,2 di plasma, e gli ospedali sono in grave carenza di scorta. Il servizio immunotrasfusionale più in carenza è Terni, è al -15%.
Per questo Avis Regionale Umbria, si è rivolto all’agenzia perugina “Fattoria Creativa” (eccellenza nel settore grafico/creativo pubblicitario),che ha studiato la campagna sociale nei minimi dettagli. Dal 15 marzo partirà la campagna con una vela a Terni, Narni, Amelia ed Orvieto mentre dal 22 marzo a Perugia fino al Trasimeno con un’attività offline con il messaggio di promozione, divulgazione e coraggio al dono.
L’invito è a “Non lavarsene le mani”. Oggi, assomiglia quasi alla rottura di un paradigma culturale quest’invito: perché “lavarsi” sbatte contro uno dei comportamenti che da mesi ci aiuta a contrastare l’emergenza pandemica, giocando con una frase (“lavarsene le mani”) che, nella nostra lingua e nella nostra cultura, significa lasciare che siano altri ad occuparsene”.
Anche il linguaggio visivo quindi si rivoluziona. Il cambio di rotta nel tono di voce, da sempre rassicurante e rasserenante, proposto da Avis Regionale dell’Umbria, nasce dall’esigenza di fare fronte a un vero e proprio stato d’emergenza. Proprio per questo si decide di utilizzare un’immagine di rottura: una mano sporca di sangue (da sempre simbolo della “colpevolezza”) per invitare tutti ad affrontare con coraggio l’emergenza, a non voltarsi dall’altra parte, a non lavarsene, appunto, le mani. Un messaggio che, anche con alcune accortezze grafiche, enfatizza l’emergenza in corso (in questo caso non pandemica, ma di carenza di sangue e plasma) e che proietta Avis in una dimensione linguistica meno istituzionale e capace di parlare, con coraggio, in modo più diretto al proprio pubblico. In più le creatività verranno condivise anche nei social di Avis Regionale Umbria, Facebook e Instagram.