Dopo i Comuni di Allerona, Baschi, Castelgiorgio, Guardea, Montecchio e Porano che l’hanno fatto a fine ed inizio anno e che sono solo quelli che abbiamo trovato in rete, finalmente anche il Comune di Ficulle, martedì 16 marzo, ha pubblicato nella sezione Trasparenza del sito del Comune ma non nella Home, rendendo pure complicato rintracciarlo, l’Avviso per poter accedere alle risorse a fondo perduto per le piccole e micro imprese artigianali e commerciali.
Il 24 settembre 2020 il Governo, con il DPCM, assegnava ingenti risorse ad alcuni Comuni delle aree interne a sostegno delle piccole attività economiche, artigianali e commerciali .
Come pure il comunicato emesso dall’ANCI a settembre 2020 informava che queste risorse erano previste nel decreto rilancio poi convertito nella legge n.77/2020, pubblicata il 18 luglio 2020 e che l’obiettivo era quello di contrastare le conseguenze della crisi generata dall’emergenza sanitaria.
Malgrado il decreto sia stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 dicembre 2020, l’avviso è rimasto lettera morta fino a martedì passato, 16 marzo 2021, quando i fondi sarebbero stati necessari già all’indomani della pubblicazione stessa e nonostante nell’Avviso si legga: “ il presente Avviso è volto a fornire una tempestiva risposta alle piccole e micro imprese anche al fine di fronteggiare le difficoltà correlate all’epidemia di COVID19, semplificando i tempi, la complessità del processo di istruttoria e di erogazione secondo l’indirizzo in tal senso disposto del DPCM sopra richiamato”.
Non è giustificabile far trascorrere tutto questo tempo per una misura che è di emergenza e pensata proprio per dare rapidamente respiro e sostegno alle piccole attività artigianali e commerciali del paese. A quanto pare, invece, a Ficulle l’argomento che di questi tempi appassiona il Consiglio Comunale è la modifica del regolamento per la cittadinanza onoraria, la discussione verte sulla modifica del numero di firme utili per le proposte di iniziativa popolare per portarle dalle attuali 20 unità alla percentuale del 30% o del 50% più uno della popolazione avente diritto al voto, il tutto sempre in nome della democrazia e della partecipazione popolare, ovviamente.
E’ molto grave che le priorità al centro dell’attenzione dell’amministrazione comunale, in un periodo di crisi mai vissuto prima, non siano i cittadini e le loro attività economiche ormai stremate da un anno di emergenza, ma inutili e superficiali problemi di numeretti. Altri comuni il 4 dicembre 2020, all’indomani della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si sono attivati nell’immediato per rendere operativo in minor tempo possibile il sostegno ai propri cittadini e addirittura in alcuni comuni le domande potevano già essere presentate dal mese di dicembre. A questo punto viene spontaneo chiedersi perché altrove le piccole aziende artigianali e commerciali hanno ricevuto l’attenzione delle amministrazioni, mentre a Ficulle si è atteso fino al 16 marzo 2021?
Forse a Ficulle non sono necessari gli aiuti oppure si tratta della solita inerzia degli amministratori che ha ritardato la misura di sostegno.
Circolo Comunale di Ficulledel Partito Democratico