Il Parco del Pinaro di Castel Viscardo e il suo Belvedere sono ufficialmente LUOGO DEL CUORE del FAI: una cavalcata lunga sette mesi, iniziata il 6 maggio e conclusasi lo scorso 15 dicembre 2020. Un risultato attesissimo, giunto a compimento di un lungo percorso di promozione e comunicazione portato avanti dall’amministrazione comunale con passione e dedizione che, alla fine, ha permesso di raggiungere l’ambito riconoscimento.
Sensibilizzazione, conoscenza, tutela e valorizzazione: con 2.563 voti il belvedere tanto caro ai castellesi è stato inserito nella rosa dei siti umbri che sono riusciti a forgiarsi di questo titolo insieme al Bacino del Rio Grande (Amelia), Madonna della Valle (Bevagna), Cappella Salus Infirmorum (Perugia), Complesso monumentale di San Girolamo (Spello), Piaggia (Perugia), Abbazia di Badia Petroia (Città di Castello).
I vincitori del 10° Censimento sono stati annunciati dal Fai nella mattinata di giovedì 25 febbraio. Ben 2.353.932 italiani hanno voluto dimostrare il loro amore per il patrimonio culturale e ambientale italiano: il miglior risultato di sempre per il censimento del FAI. Una partecipazione sorprendente che nell’anno del dramma del Covid-19 si carica di significato e racconta di un’Italia coesa, vitale e fiera delle proprie bellezze, che guarda al futuro con speranza, nonostante tutto.
Con il superamento dei 2.000 voti, il “Parco del Pinaro” può così partecipare al “Bando I Luoghi del Cuore” (che sarà lanciato nella prossima primavera) e, in base alla bontà del progetto, essere selezionato dal FAI per una richiesta di intervento sulla base di specifici progetti di azione che potrebbero prevedere anche lo stanziamento di contributi economici. “Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra – dice con fierezza l’amministrazione di Castel Viscardo – e questo risultato ci riempie di orgoglio. Non si tratta solo di un titolo, ma del raggiungimento di un obiettivo al termine di un percorso che ha comportato sacrifici e tanto impegno. Un immenso grazie è doveroso nei confronti delle 2563 persone che con la loro firma hanno permesso a un luogo così caro di esprimere la sua naturale vocazione”.
Al 170esimo posto nella classifica nazionale, il grande cuore verde nel centro del paese è andato incontro nel tempo ad un’accurata opera di miglioramento. A cominciare dall’installazione delle panchine artistiche. Dopo la panchina rossa realizzata dalla Pro Loco con versi della canzone “Colpo di Pistola” di Brunori Sas, come simbolo della presa di posizione contro il femminicidio e contro ogni forma di violenza di genere, in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne 2017, è stata installata quella dedicata allo scrittore Andrea Camilleri, a un anno dalla sua morte, e quella a Gianni Rodari, a cento anni dalla nascita, realizzate entrambe dall’artista locale Valter Cecchitelli.
E poi, come invito alla sosta e alla lettura, è stato da poco installato un piccolo box contenitore dove chiunque potrà lasciare libri da condividere con gli avventori dell’area verde ammirando, nel contempo, il Castello di Madonna Antonia e lo splendido scenario che si staglia lungo l’orizzonte di tre regioni: una terrazza che spazia su Umbria, Lazio e Toscana. Il punto di vista del “Pinaro”, elevato e privilegiato grazie alla larga ansa dello stesso fiume, consente di ammirare un panorama che va dal confine viterbese dell’Altopiano dell’Alfina (ben disegnati i contorni del castello del borgo di Torre Alfina), alla larga vallata dominata da Allerona e oltre, verso la zona detta delle “Crete”, fino a Città della Pieve passando per il verde incontaminato della Riserva di Monte Rufeno e Selva di Meana (ben visibili i ruderi dell’antico insediamento medievale).