di Renato Piscini
Leggo e gioisco per le pagine su Orvieto relative a trascorsi storici che individuano e rappresentano in città personalità eccelse della cultura italiana ed oltre. Citiamo, appunto, Dante Alighieri, Sigmund Freud, Luca Signorelli, Ascanio Vitozzi, Luigi Barzini, Bonaventura da Bagnoregio, Tommaso d’Aquino, Arnolfo di Cambio e chi più ne più ne metta, ma il presente, l’attuale dove sta?!
C’è intriso nell’aria un sensore di vecchio, di recupero del sensazionale solo attraverso la storia. Non a caso i cantori attuali assurgono e si strattonano ad intervenire subitamente a reclamar virtude antica. Scrivendo, decantando rime e testi sempre nell’onda del ricordo antico. Povera città dell’oggi, sei senza fascino, rivolta al passato, senza un fervore immantinente di vita moderna verso una visione di futuro. Domanda: hai o no una anima?
Siamo dentro un mistero: manca la sinfonia della prima nota, eppure non siamo alieni! C’è solo il fenomeno prevalente della controcultura persi in una accademia dell’Arcadia ricorrente. Enigma! La cura è nei dettagli del presente che alberga nonostante tutto in città…basta scoprirlo, renderlo appariscente, legittimo attraverso il dettaglio cercando di fotografarlo e inserirlo nel quotidiano.
Troppo facile appellarsi alla storia e far esplodere il presente è difficile, testimoniare il bello e il brutto della vita di tutti i giorni valorizzando un paesaggio, un volto, un’idea. Poichè la bocca può baciare, lambire, ferire, destare ma mai fuggire dal presente. Il pane quotidiano è nutrimento al pari della storia, viene dal pascimento…e a volte serve per nutrire ma anche per figura per sostentamento della cultura…quanto sa di sale lo pane altrui! Liberiamoci dal solennizzare il passato, diventiamo costruttori nella novità del futuro e soffermiamoci al quotidiano che potrebbe dare sorprese ed essere più bello da rivalutare. Abbandoniamo la fiera della vanità usando versi e rime come palliativi rientrando in un cambiamento interno alla città per avviare la trasformazione per un salto di qualità ancora una volta nella storia ma attuale.