ORVIETO – Anche la città di Orvieto ha dato il suo contributo alla cosiddetta beat generation degli anni 60-70, periodo aureo per il rinnovamento stilistico e musicale della canzone italiana. Dopo il melodico anni 50 arrivano i primi urlatori e poi l’epoca, di tendenza derivativa dalle atmosfere musicali inglesi, con ritmi scatenati, capelli lunghi e la lunga lista di band musicali. In quel periodo spicca un nome meno noto ai più il quale ha contribuito a rendere importante quel movimento musical-generazionale. L’orvietano Guido Renzi ha debuttato nel mondo della musica italiana nel 1966 con un contratto con la RT Club.
Nel 1966 escono brani, ormai divenuti di culto, come Io ti darò di più, eseguita da Ornella Vanoni, Se telefonando, cantata da Mina e Perdono resa immortale da Caterina Caselli. Nello stesso anno esce il primo LP di Guido Renzo con i due brani: Breve incontro/E’ finita.
Renzi nasce a Orvieto nel 1939 e dopo aver conseguito il diploma di ragioneria, si è iscritto alla facoltà di lettere e filosofia alla Sapienza di Roma, ma la forte passione per la musica lo portò fin da giovanissimo a occuparsi a tempo pieno a questa arte, e a 30 anni divenne già un interprete della canzone leggera italiana.
Insieme al gruppo I Meno Uno incise nel 1969 il brano Amica mia, con cui partecipò anche al Cantagiro, mentre l’anno dopo uscì il 45 giri Tanto cara, con cui partecipò al Cantagiro 1970. Entrambi i brani entrarono nelle hit parade in Italia e furono tra i primi singoli per vendite: 1º posto per Amica mia nel 1969 e 2 posto per Tanto cara nel 1970.
Oltre a tanta musica leggera, il talento poliedrico di Renzi si è espresso anche nell’ambito della commedia musicale. nel 1976 fu infatti protagonista della commedia per bambini Ciao luna, dove recitò e cantò le canzoni Storia del bene e Storia del male, pubblicate su 45 giri.
Nel 1990 si trasferì in Canada dove, oltre a continuare l’attività di cantante e conduttore radiofonico, iniziò quella di insegnante di lingua e cultura italiana in alcuni licei.
Nel 2001 è diventato uno dei soci di una delle prime aziende freelance del Canada, Ionenet SA, con il figlio, Danilo Renzi, che assieme ad Alphonse Langueduc e Andrea Deeangelis, esperti in sessuologia e seduzione, hanno iniziato una serie di progetti online.
Il talento canoro di Renzi non gli impedì nel corso del tempo di misurarsi in altri campi come la conduzione televisiva, il settore giornalistico e la professione di scrittore, facendo di lui una personalità artistico-culturale a 360°. Il suo libro Ladri di Sogni è un romanzo autobiografico, ma non si limita ad essere una semplice biografia mescolando vicende personali a una trama poliziesca, testimonianza della poliedricità di Guido Renzi, in grado di fare un tutt’uno tra arte e la propria vita. (Valentino Saccà)