Baudelaire un’anima inquieta. La sua storia nella graphic novel di Laprovitera-De Francisco
Alcuni anni fa se volevi essere visto come un vero “ribelle”, ascoltavi Jim Morrison e dichiaravi di amare Baudelaire. Se poi citavi poi a memoria brani da I Fiori del Male, la raccolta più famosa del poeta, avevi conquistato definitivamente il ruolo del “bad boy (o girl!)”. Ma la fama di poeta “maledetto” che da Baudelaire è arrivata fino a noi, descrive davvero questa figura? La sua (vera o presunta) vita sregolata, la sua ribellione alla famiglia di origine, l’assunzione di droghe come l’assenzio, l’amore per una mulatta, le amicizie discutibili e anche il titolo stesso delle sue poesie più conosciute I fiori del male contribuirono a costruire quella che forse oggi consideriamo una fake news intorno al suo nome. Ma fu la stessa società del tempo a giudicarlo e lo additarlo come un ribelle, scandaloso e perduto.
Mi dicesti che il male, come il bene del resto, ha i suoi fiori e la nascita di questi è opera del poeta. Il poeta è un alchimista […] ha il potere e il dovere di trasformare l’esperienza umana in poesia…
E invece ad un’altra verità ci guida la novella illustrata che qui presentiamo. Credo che la penna e l’interpretazione Andrea Laprovitera e i disegni ‘parlanti’ Gian Marco di Francisco ci mostrano qualcosa di inedito e forse da molti impensato. Baudelaire è stato affamato di affetto, incompreso, giudicato erroneamente un sovversivo. Il conflitto col patrigno, l’amore smisurato per sua madre, la sua fragilità e solitudine ci lasciano vedere, nel profondo, che Baudelaire è stato un grandissimo poeta e un’anima affamata d’amore.
Lo consigliamo non solo per l’interpretazione particolare che scegli Andrea Laprovitera nei suoi testi, ma perchè, lo vedrete sfogliandolo, la storia si lega indissolubilmente all’interpretazione grafica di Gian Marco de Francisco nelle linee, i colori, le espressioni, i movimenti, in una poeticità unica che ci trasposrta direttamente dentro le pagine.
Curiosi di saperne ancora di più abbiamo fatto alcune domande ad Andrea Laprovitera, che ci svela meglio com’è nata l’idea di pubblicare una graphic dedicata a Baudelaire con molti dettagli anche su come si costruisce e ci si prepara ad un progetto così.
Andrea tiene molto a questo romanzo illustrato “Dentro ci ho riversato parecchia della mia sensibilità, ci svela” e “quindi ci sono legato”.
Ecco cosa gli abbiamo chiesto e cosa ci ha risposto.
Come nasce il ‘progetto Baudelaire’?
Il Progetto nasce dall’editore Lisciani che ha voluto varare, in tempi così difficili, una nuova collana chiamata “I Girasoli” che avrebbe dovuto portare all’attenzione di un pubblico giovane e vasto, biografie di grandi personaggi. Giuseppe Guida, che ha diretto il progetto per Lisciani (oltre a essere un amico e un bravissimo disegnatore) mi ha contattato e mi ha proposto l’idea alla base. in seguito sono nate le “coppie artistiche” (Gian Marco de Francisco l’avevo proposto io) e a ciascun team è stato affidato un nome… a noi è toccato, con mio grande piacere, il grande poeta Charles Pierre Baudelaire.
Spiegaci come avviene nella pratica il lavoro di sceneggiatura: come ti sei preparato, cosa hai letto e come è avvenuta la scelta di questo punto di vista e tipo di narrazione? e come si collabora con il disegnatore ad esempio
In questo caso non si tratta di vera sceneggiatura, non stiamo parlando di un fumetto o graphic novel che di si voglia, qui si parla della vita dell’artista resa attraverso un racconto illustrato. è diverso il modo di narrare e di scrivere, in questo caso siamo molto più vicini alla forma del racconto o romanzo breve (con la voce fuori campo del narratore che racconta la vicenda in flashback ma non vorrei aggiungere di più). Se vogliamo trovare un parallelismo forse siamo più vicini al tipo di narrazione dei noir vecchio stile (e mi riferisco per esempio, dove si iniziava… dalla fine :)
Documentazione tanta, tantissima… trovata da ogni parte; dalle nozioni base su vita, morte, istruzione, alle cose più particolari tipo lettere, appunti, disegni… utilizzando per la maggior parte libri, leggendo le sue opere e le opere a lui dedicate. la documentazione è sempre il primo passo e, per me, un gran piacere perché mi apre orizzonti nuovi e mi fornisce la possibilità di conoscere cose nuove.
La collaborazione con Gian Marco è sempre facile, non è la prima volta che lavoriamo a un progetto insieme. Lui è un amico di vecchia data, ma è anche un grande professionista, capace, serio e di una precisione incredibile. Quando ho avuto la conferma da Giuseppe Guida che avrei fatto squadra con Gian Marco mi sono sentito subito molto tranquillo, tutto sarebbe andato bene e nei tempi giusti.
Cosa ti ha più colpito della vicenda tormentata di questo poeta? Vorresti che le persone leggessero questa graphic novel perchè….
Cosa mi ha colpito di Baudelaire? risposta semplice… Baudelaire stesso. Dentro c’è la vita del poeta e la vita, di solito, non è un’opera d’arte (l’opera d’arte è quasi sempre perfetta mentre la vita raramente lo è) e in Charlese Baudelaire questo senso della precarietà, della sofferenza, dell’imperfezione si percepisce sempre, ma attenzione, non è una storia triste. O meglio per certi versi può esserlo, ma dentro c’è anche tanto amore, per la madre, per la sua donna, per la vita e per l’arte. Baudelaire è stato un’anima tenera, dolce e inquieta che ha vissuto a fondo pagando per i suoi sbagli e godendo forse troppo poco per la sua bravura. Uomo vero, immenso nella poesia e immerso nella vita.
Perché leggerlo? Lascio l’onore (e l’onere) della risposta a chi lo leggerà che capovolgendo la domanda potrebbe dire “ho scelto di leggere la bio illustrata di Charlese Baudelaire perché…”; io posso solo concludere dicendo che sono felicissimo di averlo scritto perché, narrare questa storia mi ha permesso di mettere su carta parole che parlano di vita, emozioni e sentimenti.
Grazie mille e un saluto a tutti i lettori di LibroSì. Se vi fa piacere scrivetemi per fare quattro chiacchiere… mi trovate su Facebook e su Instagram e continuate a leggere perché leggere è resistere. (Valeria Cioccolo)
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