Riflettori ancora accesi su Orvieto. Nella mattinata di mercoledì 3 febbraio è arrivata in città la troupe del Tg1 Rai per documentare i recenti lavori di restauro dell’esterno del pozzo di San Patrizio. Un importante intervento, il primo di tale portata, che ha riportato alla bellezza originaria l’incredibile opera di ingegneria di Antonio da Sangallo il Giovane. A questo seguiranno nel prossimo futuro anche altri lavori per migliorare l’esperienza di visita del monumento simbolo della città insieme al Duomo.
“Ci prepariamo a riaprire in sicurezza non appena ce ne saranno le condizioni – ha spiegato il sindaco Roberta Tardani – così come abbiamo fatto dopo il lockdown grazie alla soluzione “covid free” pensata già nel 1500 con le doppie scale elicoidali che si incrociano ma non si incontrano e che consentono di separare i percorsi di ingresso e uscita rispettando le disposizioni di sicurezza”.
Anche lo scorso anno, malgrado le limitazioni dell’emergenza sanitaria e il contingentamento degli ingressi, nei 202 giorni di apertura il pozzo ha registrato una media giornaliera di visitatori superiore a quella del 2019 quando raggiunse la quota record di oltre 210mila presenze.
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