di Renato Piscini
Il Consiglio Europeo ha lanciato l’idea di una nuova Bauhaus del futuro verso il XXI secolo attraverso Ursula von der Leyen. Walter Gropius e un gruppo di amici, nel secolo scorso, fondarono un movimento per l’arte, l’architettura e il design plasmando il senso creativo dell’epoca. Questa scelta incise sulla transizione sociale dell’economia dell’epoca. Ora ci ritroviamo ad affrontare nuove sfide globali e l’arte insieme ai territori e l’ambiente è una di queste.
Serve un nuovo progetto culturale ed una impronta estetica nuova e questo può sfociare in una nuova Bauhaus. Noi facciamo parte dell’Europa e Orvieto ha una anima culturale e storica alla avanguardia e può anzi deve partecipare al progetto. Si spazierà dai materiali da costruzione fino all’efficientamento energetico basandoci sulla memoria storico-artistica precedente e noi italiani ne siamo i custodi …perchè no Orvieto!
Portiamo il nostro dibattito culturale al di fuori delle nostre frontiere piccole ma solide verso il XXI secolo. La storia e la cultura non ci mancano. Abbiamo per storia e uso una emergenza di notevole spessore architettonico e funzionale, appropriamoci della nuova visione! Altresì non ci mancano personalità e volontà, l’occasione è storica anche alla luce del Recovery con tutti i suoi fondi, non ultimo è stato già lanciato un appello all’Amministrazione (da parte di una forza politica) verso questo sito. Scegliamo il futuro.