Forse è più facile occuparsi di cartoline, seppure 2.0, che di infrastrutture e sviluppo del territorio. Ma la Sindaca Tardani preferisce le cose comode e sceglie San Valentino anziché i progetti del Recovery Plan. E quando poi gli si chiede ragione di questa dimenticanza, Ella, serafica, afferma che tanto i progetti dovranno essere riscritti e quindi ci sarà il tempo per presentare misure specifiche per infrastrutture e sanità.
Non si tratta di propaganda: è quello che ha detto la Sindaca rispondendo alla nostra “Question Time” sulla sconcertante assenza di Orvieto dai progetti infrastrutturali e sanitari presentati dalla Giunta Tesei a Roma. Niente da dire sui collegamenti trasversali con Viterbo e Perugia. Niente da dire sul collegamento con la Pievaiola. Insomma, a Orvieto si governa con le cartoline e con l’arroganza mentre altrove si decide il futuro dei territori. Per paura del confronto non si chiamano le parti sociali a ragionare insieme mentre Orvieto perde centralità, importanza, peso politico. Si spediscono le cartoline 2.0, si sorride e non si fa nulla.
Ad esser precisi si fa peggio di nulla. Si perdono treni, risorse e occasioni,così come nella realtà, dove assistiamo, inermi, alla totale indifferenza per il nostro scalo ferroviario sul piano dell’Alta Velocità : dopo Terontola, oggi, anche Orte è preferita alla nostra Città,siamo sempre più tagliati fuori dalle direttrici turistiche importanti ! . Tardani esibisce un’inerzia che prima poteva essere scambiata per tattica ma ora si palesa per quella che è: inettitudine. E poiché a rimetterci è la città tutta, proviamo almeno a ridurre il danno. Intanto recuperi, il sindaco, la programmazione delle aree interne (che gli conferisce forza vertenziale nei confronti della regione), poi rimetta al centro della programmazione una compiuta partecipazione cittadina con le organizzazioni di categoria, i sindacati, le forze politiche.
Oggi non sappiamo se il sindaco di Orvieto sia realmente in grado di offrire una visione del futuro e di rappresentare la città sui tavoli delle decisioni. L’impressione è che a dettare le regole di governo sia il calendario delle feste: Natale, San Valentino, Pasquetta. La città della legge speciale e del progetto Orvieto meriterebbe forse qualcosa di più…
Gruppo Consiliare PD di Orvieto Federico Giovannini, Martina Mescolini