ORVIETOSì
martedì, 16 Dicembre 2025
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio
No Result
View All Result
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio
No Result
View All Result
Orvietosì.it
No Result
View All Result
Home Cronaca

“Basta usare le scuole come capro espiatorio”. I genitori impugnano l’ordinanza della Regione

Redazione by Redazione
13 Febbraio 2021
in Cronaca, Secondarie, Archivio notizie
Share on FacebookShare on Twitter

 

Un gruppo spontaneo di genitori e doecenti impegnandosi per garantire ai ragazzi il diritto ad un’istruzione efficace e ad una crescita socio-psicologica equilibrata, ha impugnato l’ordinanza della Regione Umbria n.14 del 6/2/2021. Alcuni degli stessi, vista la situazione e avvertendo la loro responsabilità in quanto parte integrante della comunità educante, intendono organizzarsi per “associarsi formalmente al fine di dare una voce a tutti gli studenti (delle scuole di ogni ordine e grado, paritarie e statali) e genitori che volessero essere tutelati nei loro diritti, in quanto gli stessi hanno raccolto le testimonianze di numerose famiglie che sono state abbandonate a gestire una situazione sempre più insostenibile e si sono rivolte a loro in cerca di qualcuno che desse loro voce”.

Giovedì 11 febbraio, intanto, è stato notificato tramite Pec un ricorso al Tar dell’Umbria contro il provvedimento della Regione Uche ha disposto, tra l’altro, all’articolo 2, la chiusura in presenza di tutte le classi delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, di tutti i comuni della Provincia di Perugia, nonché nei comuni della Provincia di Terni indicati nell’allegato n. 1 dell’ordinanza. “Nel momento più buio per l’Umbria  speravamo di non dover essere costretti a rivolgerci agli organi della giustizia. Anche noi siamo preoccupati come tutti per la situazione dei contagi e abbiamo genitori e nonni anziani da proteggere –  sottolineano Francesca Leone e Martina Leonardi – Ma è inaccettabile che in questa regione gli studenti siano utilizzati come capro espiatorio. I principali focolai di Covid-19 in Umbria sono nelle RSA e negli ospedali. Finora le scuole si sono dimostrate posti sicuri e questo lo dicono i dati: i contagi avvenuti in ambito scolastico rappresentano una percentuale irrisoria del totale. E giunti a questo punto è inaccettabile avanzare la scusa del trasporto pubblico urbano. Passato più di un anno dall’inizio della pandemia, qualcuno avrebbe dovuto affrontare (e risolvere!) il problema molto tempo fa. Non si può nemmeno sostenere che il problema siano gli assembramenti fuori dalla scuola. Certo, a fronte di una larghissima maggioranza di studenti che si comportano in maniera attenta e disciplinata, ce ne sono alcuni che ancora non hanno capito l’importanza del rispetto delle regole.

Questi vanno prontamente indirizzati ed educati al rispetto delle norme (ma chi educa con le scuole chiuse?), gli istituti scolastici siano aiutati dalle forze dell’ordine preposte al controllo. E’ compito degli enti locali prevedere l’utilizzo delle forze dell’ordine a questo scopo, come ad esempio avviene nella vicina Toscana. Non è necessario chiudere tutto. E’ necessario trovare soluzioni nuove. Come genitori e docenti ci siamo proposti in più occasioni di essere coinvolti nei tavoli preposti al fine di suggerire linee ed indirizzi più mirati per monitorare sistematicamente al meglio lo stato di pandemia cogliendo l’opportunità di tenere le scuole aperte anche come presidio di tracciamento e prevenzione sul territorio per migliorare e mantenere lo stato di sicurezza generale della popolazione intera.

E invece, di nuovo, la Regione ha preferito la via più semplice, sospendendo ancora una volta un diritto imprescindibile per bambini e ragazzi, e mettendo in difficoltà molte famiglie che si sono ritrovate dall’oggi al domani a dover gestire figli a casa e lavoro, a volte ricorrendo ai nonni, coloro che dovrebbero essere tutelati e protetti. Inoltre questa chiusura aggrava indirettamente la situazione sanitaria in quanto molti genitori che svolgono attività sanitarie, si trovano a dover scegliere tra garantire la loro presenza in ospedale e assistere i figli piccoli a casa. Infine, vorremmo ricordare la triste situazione dei ragazzi delle scuole secondarie superiori che vivono in un isolamento assoluto praticamente per il secondo anno scolastico consecutivo, privati della scuola, dello sport e di qualsiasi altra opportunità di socializzazione.

In Umbria, questi studenti hanno subito l’interruzione dell’attività didattica in presenza a partire da 3 novembre 2020 fino al 23 gennaio 2021, rientrando poi in presenza solo per una settimana e tornando in Dad subito dopo. I dati dimostrano che questa prolungata chiusura, insieme a quella di tutte le scuole nel periodo natalizi, non ha portato alcun rallentamento dei contagi. Come possiamo pensare che i ragazzi abbiano fiducia nelle istituzioni? Il problema non sta solo nella minore efficacia della Dad rispetto alla didattica in presenza, ormai dimostrata da numerosi studi nazionali e internazionali. Dobbiamo anche tutelare l’equilibrio psicologico dei ragazzi. Infatti, è drammaticamente cresciuto l’abbandono scolastico, sono decine le richieste di aiuto agli psicologi e sono in aumento i casi di autolesionismo. Dobbiamo intervenire prima che questa diventi un’altra emergenza sanitaria”.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Correlati

Please login to join discussion

Ultime notizie

Insediato il nuovo consiglio comunale. Stefano Olimpieri eletto presidente: “Pacificazione, partecipazione e politica”

Nuovo campo sportivo polivalente di via degli Aceri a Ciconia, approvato il progetto esecutivo

16 Dicembre 2025

  ORVIETO – La giunta comunale di Orvieto ha approvato il progetto esecutivo per gli interventi di manutenzione straordinaria finalizzati...

Riunito l’Osservatorio sul fenomeno delle dipendenze della Zona sociale n.12

Riunito l’Osservatorio sul fenomeno delle dipendenze della Zona sociale n.12

15 Dicembre 2025

  ORVIETO – Rafforzare e ampliare la rete di spazi di aggregazione per i giovani per prevenire i comportamenti a...

“Sicurezza, si rafforza la collaborazione tra istituzioni e cittadini”

“Sicurezza, si rafforza la collaborazione tra istituzioni e cittadini”

15 Dicembre 2025

    ORVIETO – E’ iniziato domenica 14 dicembre da Canale il nuovo ciclo di incontri con la cittadinanza sui...

Redazione

Orvietosì © 2002
Quotidiano d’informazione e d’opinione
Registrazione tribunale di Orvieto (TR) nr.101 del 13/11/2002 | Nr. ROC 33304

Direttore Responsabile: Sara Simonetti
Editore: Elzevira di Fabio Graziani

Contatti

Per informazioni inviare una mail a redazione@orvietosi.it

Informazioni sul trattamento
dei dati personali: Policy privacy

Seguici su Facebook

Orvietosì Facebook

Archivio storico

© 2020 OrvietoSi - All right reserved

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.

Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o disattivarli in .

No Result
View All Result
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio

© 2020 OrvietoSi - All right reserved

 

Caricamento commenti...
 

Devi effettuare l'accesso per postare un commento.

    %d
      Orvietosì.it
      Prodotto da  GDPR Cookie Compliance
      Panoramica sulla privacy

      Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.

      Puoi regolare tutto le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro.

      Cookie strettamente necessari

      Cookie strettamente necessari devono essere abilitati in ogni momento in modo che possiamo salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

      Cookie di terze parti

      Questo sito Web utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari. </ P>

      Il mantenimento di questo cookie abilitato ci aiuta a migliorare il nostro sito web.

      Cookie Policy

      Maggiori informazioni sulla nostra Cookie Policy