“Siamo venuti a sapere martedì 2 febbraio che è stato presentato un progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico a Borgo San Faustino. L’impianto coprirà 40 ettari di suolo agricolo di grande pregio paesaggistico con circa 75.000 pannelli. Il progetto è stato presentato da una società Srls di Frosinone con un capitale sociale di 1.000 euro e l’impianto avrà un costo di 20 milioni di euro.
Il procedimento autorizzativo è iniziato a ottobre e i termini per presentare osservazioni da parte dei cittadini e associazioni è scaduto sabato 30 gennaio. Ma il Comune sapeva di questo progetto già da ottobre e non ha fatto nulla per far circolare la notizia che, infatti, era sfuggita anche a noi. Ora il Comune parteciperà alla prima Conferenza di Servizi per la Valutazione di impatto ambientale (VIA). Non sappiamo nemmeno che parere esprimerà non avendo consultato in nessun modo i cittadini, in barba alla trasparenza e alla partecipazione.
Adesso va di moda chiamarlo ‘agrivoltaico’, ma di agri c’è molto poco. Anzi, c’è una massiccia sottrazione di suolo agricolo alle colture e di paesaggio a tutti i residenti e a tutti coloro che potrebbero continuare ad incrementare il proprio reddito con il turismo. Con l’accordo dell’azienda agricola a cui evidentemente è stato fatto capire che potrà guadagnare molto di più che non con le colture. Si apre una stagione in cui il territorio e il paesaggio di Orvieto, come altri di particolare pregio in Italia, saranno sotto attacco da parte di una speculazione mascherata da benefattrice dell’ambiente.
Sul sito della Regione si può scaricare il progetto“.
Taira Bocchino, presidente Amici della Terra Orvieto