Nella mattinata di mercoledì 10 febbraio sono comparsi anche a Porano su un camion pubblicitario a vela, i manifesti di movimenti contrari all’aborto, che in modo vergognoso diffondono messaggi senza alcuna evidenza scientifica, e che tentano di fare leva sul senso di colpa di donne in difficoltà o in una fase particolarmente delicata della propria esistenza.
Lo riteniamo un fatto gravissimo e per tali ragioni abbiamo inviato una PEC al Sindaco di Porano, chiedendo chiarimenti e contestualmente una presa di posizione ufficiale. La libertà di scelta delle donne sull’interruzione volontaria di gravidanza entro i primi 90 giorni di gestazione, per motivi di salute, economici, sociali o familiari, attiene alla Legge 194/78 ed è un diritto conquistato con decenni di battaglie sociali, sancito con la vittoria di uno storico referendum.
Recentemente, un decreto della Giunta regionale aveva tentato di limitarlo sul territorio umbro, ma una presa di posizione ufficiale del Ministero della Salute aveva costretto gli amministratori al dietrofront. Ciò dimostra purtroppo, che dovremo necessariamente tornare a difendere ciò che le generazioni che ci hanno preceduto avevano tenacemente conquistato. Lo faremo in ogni sede possibile, promuovendo anche iniziative di approfondimento e di divulgazione su questi temi specifici.
Fonte: Gruppo Consiliare “Alternativa per Porano”