E’ indirizzata alla Preside della Regione Umbria Donatella Tesei e agli Assessori Paola Agabiti, Luca Coletto e Enrico Melaseccche Germini la lettera scritta da alcuni genitori e docenti umbri ( tra i firmatari Francesca Leone, Paola Burattino Ubaldini e Martina Leonardi) che hanno presentato ricorso al Tar dell’Umbria per la riapertura di tutte le classi delle stesse. Di seguito il testo integrale della missiva:
“A scriverle sono alcuni, tra genitori e/o docenti, di coloro che le hanno inviato n. 5 Istanze per richiedere la riapertura delle scuole superiori di primo grado, firmate nel complesso da 615 tra genitori, docenti, studenti maggiorenni e altre persone residenti in Umbria intenzionate a perorare la causa, tra i quali anche alcuni genitori, con figli alle scuole medie inferiori, che hanno presentato ricorso al Tar dell’Umbria per la riapertura di tutte le classi delle stesse.
Abbiamo accolto la possibilità da parte del Governo di riapertura delle Scuole Superiori di Secondo Grado in maniera positiva e confidiamo nella data del 25 gennaio per la loro riapertura anche nel nostro territorio.
Da genitori e/o docenti osserviamo tutti i giorni le difficoltà che i nostri ragazzi affrontano in questa situazione di confinamento sociale, non solo a livello didattico, ma soprattutto a livello psicologico e cognitivo.
Si stanno alzando in questo senso molte autorevoli voci: da Miozzo, all’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, a pedagogisti come Daniele Novara. Lo stesso ordine degli psicologi ha sollevato più volte durante questo periodo le problematiche alle quali potrebbero essere sottoposti i nostri ragazzi.
Non meno di pochi giorni fa la cronaca locale ci ha dato notizia della perdita di un’adolescente: ecco, siamo qui, per far sì che questo non si ripeta e per tutelare la salute a 360 gradi dei nostri ragazzi, non solo quella fisica ma anche quella mentale.
L’OMS stessa definisce il concetto di salute non solo dal punto di vista fisico, che non è comunque da sottovalutare in mancanza della possibilità per i nostri ragazzi di poter svolgere anche attività sportiva organizzata, ma anche dal punto di vista dell’integrità psicologica e mentale, aspetti entrambe strettamente connessi con la necessità di impostare e mantenere sane relazioni sociali. Interpretare “l’andare a Scuola” esclusivamente come luogo di raccolta delle conoscenze svilisce questa Istituzione e la priva dell’alto compito che dovrebbe svolgere collaborando con le famiglie e le altre istituzioni: formare cittadini dotati di senso civico, responsabilità e degli strumenti necessari a sviluppare la capacità di intéssere e mantenere sane relazioni e una attiva partecipazione sociale.
Siamo convinti che per tutte queste ragioni, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, già forniti dai Ministeri competenti e attuati dalle Istituzioni scolastiche, si sia aspettato troppo e sia ormai non ulteriormente procrastinabile la riapertura della Scuola in presenza. Tuttavia siamo consapevoli di tutte le problematicità che la Scuola in presenza può mettere in evidenza all’esterno di essa, criticità che il più delle volte non si adducono alla Scuola stessa, bensì ad altre ragioni ormai palesate, che peraltro erano già emerse ben prima del manifestarsi dell’epidemia.
In qualità di genitori e/o docenti responsabili, nonché membri della “comunità educativa”, siamo comunque pronti, per quanto possibile, a fare la nostra parte per contribuire al superamento di dette criticità.
Dopo la riapertura imminente delle Scuole secondarie superiori, auspichiamo di poter collaborare ai tavoli allestiti tra i vari ambiti insieme a Regione, Province, Comuni, Ufficio Scolastico Regionale ed altri soggetti, per poter lavorare in sinergia al fine di poter mantenere la Scuola aperta in condizioni di sicurezza anche dal lato dei trasporti e della sanità con particolare riguardo al sistema dei tracciamenti.
Al contempo ci auguriamo che anche i Sindacati che rappresentano le categorie di lavoratori nella scuola (docenti e personale A.T.A.), svolgano un ruolo di propulsori e non di ostacolo al mantenimento della Scuola in presenza al fine di evitare spiacevoli “strumentalizzazioni” dei nostri ragazzi.
Questi i temi che siamo disposti ad affrontare con voi:
TRASPORTI:
• avviare un’indagine rivolta a tutte le famiglie con figli che frequentano le scuole per conoscere LE REALI ESIGENZE DI SPOSTAMENTO CON I MEZZI PUBBLICI PER MOTIVI SCOLASTICI in tutto il territorio umbro; invitiamo ad attivarsi a tal fine in particolare le figure dei MOBILITY MANAGERS SCOLASTICI individuati in base alla Legge n. 221 del 28 dicembre 2015, nello specifico del comma 6 dell’articolo 5, nell’ambito delle “disposizioni per incentivare la mobilità sostenibile”, secondo quanto indicato dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca per favorirne l’istituzione, in tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, nell’ambito della loro autonomia amministrativa ed organizzativa;
• spostare le corse “semi-vuote” nei momenti di maggior afflusso, attivando quindi corse multiple nelle fasce orarie e sulle direttrici di maggior necessità;
• attivazione di modalità digitali di acquisto del biglietto e/o prenotazione della corsa, in modo da prevedere il carico degli autobus;
• vietare l’acquisto dei biglietti sul mezzo;
• affittare bus ad uso turistico o con Ncc, che al momento si trovano fermi, a causa della mancanza di turismo;
• stipulare convenzioni con taxi per il trasporto di studenti non coperti da adeguato servizio pubblico;
• impiegare le figure degli Steward per il controllo in salita e discesa dai mezzi alle fermate dove possono verificarsi assembramenti;
• stilare eventuali patti di corresponsabilità con i genitori/tutori dei ragazzi che si vogliano far carico di accompagnare i figli con il proprio mezzo evitando l’impiego di mezzi pubblici.
SCUOLA
• garantire il massimo rispetto delle regole di sicurezza all’interno delle scuole con il coinvolgimento diretto di figure appositamente individuate all’interno di ogni istituto scolastico;
• incaricare le forze dell’ordine all’ingresso e all’uscita delle scuole per monitorare su eventuali assembramenti;
• favorire, dove necessario, lo sviluppo di investimenti finalizzati al miglioramento e all’integrazione dell’edilizia scolastica pubblica;
• favorire il percorso di riduzione graduale del numero di studenti per classe (classi pollaio);
• favorire il necessario e conseguente processo di assunzione di nuovo personale docente ed A.T.A..;
• favorire il miglioramento ed il mantenimento di norme igieino-sanitarie in particolare attraverso l’installazione di purificatori d’aria all’interno dei plessi scolastici;
• promuovere l’educazione ad un sano regime alimentare;
• contribuire al processo di potenziamento dell’offerta formativa relativa all’esercizio di attività sportive all’interno delle scuole.
SANITA’
• riteniamo che l’iniziativa promossa dalla Regione attraverso le Farmacie al fine di testare su base volontaria gli studenti e il personale scolastico, sia un punto di partenza ma non basti. Riteniamo infatti opportuno che i test debbano essere eseguiti a SCUOLA (tramite apposite figure ASL) predisponendo un piano di tracciamento in ambito scolastico che miri ad osservare un campione realmente rappresentativo della popolazione scolastica, con tamponi di frequenza non mensile, ma settimanale, sulla fattispecie per esempio di quanto già predisposto dalla Regione Toscana;
• promuovere la figura del medico scolastico che si occupi della prevenzione e del tracciamento in ambito scolastico e potenziare le figure di supporto piscologico presso gli istituti scolastici;
• favorire l’inserimento in prima fascia per la somministrazione del vaccino, subito dopo i sanitari, dei docenti e del personale Ata.
Confidando nell’accoglimento delle richieste esposte e dell’offerta di collaborazione manifestata, rimaniamo in attesa che vengano prese decisioni a riguardo da parte della Regione Umbria”.