L’Agenzia Mediaco043, diretta da Giuseppe Castellini, ha elaborato i dati forniti a livello comunale dalla Banca d’Italia, sul livello di depositi bancari medi per abitante, neonati e ultracentenari inclusi. I dati specifici per comune forniti dalla Banca d’Italia, riguardano i municipi che hanno la presenza di almeno tre sportelli bancari mentre, per motivi di tutela del segreto statistico, i dati dei municipi con meno di tre sportelli bancari vengono forniti in forma aggregata.
Da questi dati è Orvieto il comune umbro più ‘liquido’. Infatti, al 31 dicembre 2019 (tabella 1) i depositi bancari medi per abitante ammontano a 26mila 273 euro, contro una media regionale di 14mila 285 euro. In altre parole, a Orvieto i depositi bancari per abitante sono dell’83,9% più elevati di quelli medi dell’Umbria, 11mila 988 euro in più per ogni residente. Come si può osservare nella tabella 2, Orvieto presenta un indice di depositi per abitante, fatta 100 la media regionale, di 183,9.
Vale chiarire che i depositi sono la forma più liquida di detenere ricchezza da parte di famiglie e imprese, riguardando principalmente conti correnti, ma anche investimenti finanziari diretti di breve periodo. Insomma, ricchezze monetarie che sono immediatamente disponibili o quasi.
Dietro Orvieto, e distanziata, al secondo posto Perugia (24mila 344 euro medi per abitanti, con un indice di 170,4 fatta 100 la media regionale). Il quintetto dei comuni umbri con i depositi bancari medi più elevati rispetto agli abitanti si completa con Città della Pieve (21mila507 euro, +50,6% rispetto al dato regionale), Norcia (21mila 342 euro, indice 149,4) e Magione (18mila 408 euro, indice 128,9).
In coda, tra i municipi con la presenza di almeno tre sportelli bancari, i cinque comuni con meno depositi per abitante sono, nell’ordine, Nocera Umbra (7mila 085 euro, il 50,4% meno della media regionale), Gualdo Tadino (mila 070 euro, il 43% in meno del dato regionale), Marsciano (8mila 500 euro, indice 59,5 fatta 100 la media regionale), Narni (8mila 506 euro, indice 59,5) e Bettona (9mila 470 euro, indice 66,3).
In coda anche i comuni ‘riservati’, che a livello aggregato presentano una media di 5.171 euro di depositi bancari per abitante, il 63,8% in meno della media regionale. Tra i comuni superiori alla media regionale troviamo, oltre al quintetto di testa già presentato, anche Panicale (18mila 247 euro, indice 127,7), Fabro (18mila 168euro, indice 127,2), Giano dell’Umbria (17mila 386 euro, indice 121,7), Spello (16mila 967 euro, indice 118,8), Bastia Umbra (16mila 583 euro, incidenza 111,1), Città di Castello (16mila 244 euro, 113,7) e Spoleto (15mila 712 euro, indice 110). Todi è sotto la media regionale, ma di poco (14mila 113 euro, indice 98,8). Quindi Castiglione del Lago (14mila 049 euro, indice 98,4) e Foligno (13mila 532 euro, indice 94,7).
Terni, con 13.139 euro, ha un valore medio di depositi per abitante dell’8 per cento inferiore alla media regionale (del 46% inferiore a Perugia, dove i depositi per abitante sono superiori di 11.205 per abitante rispetto a Terni). La città dell’acciaio fa comunque meglio di Assisi (12mila 294 euro, indice 90,5), San Giustino (12mila 877 euro, indice 90,1) e Umbertide, che con 11mila 431 euro è sotto del 20% rispetto alla media regionale. Gubbio, altra realtà superiore a 10mila abitanti, è ancora più sotto, con 10mila 710 euro, un dato inferiore del 25% a quello medio regionale. Subito sopra Gubbio, da segnalare Deruta (10mila 879 euro, indice 76,2).
La situazione, prima dei cinque municipi con i depositi bancari medi per abitante più bassi già citati, vede valori via via discendenti per Corciano (10mila 499 euro, indice 73,5), Passignano (9mila 673 euro, indice 67,7) e Trevi (9mila 654 euro e indice 67,6).
A livello provinciale netta prevalenza di Perugia su Terni. Nella provincia di Perugia, infatti, i depositi bancari in media ammontano a 15mila 203 euro per abitante (indice 106,4 fatta 100 la media regionale), il 30,8% in più del valore che presenta la provincia di Terni (11mila 627 euro, indice 81,4 fatta 100 la media regionale). Tra la provincia di Perugia e quella di Terni, in altre parole, a favore della prima ci sono 3mila 576 euro di depositi bancari per abitante.