ACQUAPENDENTE – Il Comune di Acquapendente è sempre più “ombelico epicentro” di progetti a vasto respiro lungo la Via Francigena. A comunicarlo ufficialmente presso l’auditorium dell’Arsenale della Pace di Settimo Torinese gli organizzatori del progetto “Con-tatto”: la dott.ssa Eva Colombo (direttrice amministrativa ASL Città di Torino) ,Orazio Pirro (Direttore dipartimento materno infantile ASL città di Torino), Massimo Rosa (direttore delegato dipartimento salute mentale città di Torino e coordinatore regionale salute mentale), Michelangelo de Biasio (Governatore Distretto 2031 Rotary Club), Carmelo Velardo (responsabile commissione per le disabilità Rotary International Distretto 2031), Castaldo Romina ( Psicologa-Psicoterapeuta del centro regionale autismo adulti), il moderatore dell’incontro Luca Rivoira ( Rotaract Settimo Torinese, responsabile rapporti esterni progetto Con-Tatto), Roberto Keller (direttore del centro regionale autismo adulti) e Gabriele Vacis (regista). Protagonisti 12 ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico e un team di educatori, fotografi, video maker, giornalisti e preparatori atletici. Partiranno i primi di Aprile dal piccolo centro alle porte di Torino per raggiungere il centro alto viterbese dove avranno inizio le tappe-camminata per raggiungere Roma con l’obiettivo di incontrare il Santo Padre.
Obiettivo potenziare le abilità adattive dei protagonisti, lavorando durante il percorso itinerante . Il progetto è realizzato grazie al contributo scientifico del dottor Roberto Keller, direttore del Centro Regionale Autismo Adulti Asl Città di Torino e supportato dal Rotary Distretto 2031. Che si auspica che “dopo i 180 km di percorso, i ragazzi affetti da autismo possano aver migliorato le loro competenze e la loro autonomia, supportati dal team di “Con-tatto”. Di certo il gruppo, una volta giunto a Roma, incontrerà Papa Francesco e visiterà il Parlamento, per chiudere un’esperienza che si preannuncia unica nel suo genere. Il cammino di solidarietà è volto a raccontare anche un’eccellenza che merita di essere raccontata, come quella del centro regionale autismo adulti. “Si tratta di un percorso innovativo dal punto di vista culturale”. (G.S)