TERNI – L’Università della Tuscia ha presentato al Ministero dell’Università e della ricerca un nuovo corso di laurea in “Sicurezza e diritti umani”, che sarà attivato dal prossimo anno accademico. “Un corso di laurea magistrale – ha sottolineato Stefano Ubertini rettore dell’Università della Tuscia- nato per raccogliere le maggiori sfide del XXI secolo e attrarre studenti interessati a carriere di respiro europeo e internazionale”. Il nuovo corso che rientra in un progetto di sviluppo della dimensione internazionale dell’Ateneo viterbese, ha già avuto il parere positivo del Comitato Regionale di Coordinamento delle Università del Lazio (CRUL), un passaggio importante dell’iter che dovrebbe portare all’attivazione del corso di laurea magistrale in studi europei (LM-90), dedicato al binomio sicurezza – diritto umani. “Quello in Security & Human Rights è un corso di laurea che guarda al futuro. Tutti gli insegnamenti – il professor Mario Savino, presidente del corso di laurea in Giurisprudenza e promotore del nuovo corso magistrale- saranno tenuti in lingua inglese da docenti di UNITUS e di altre università straniere con l’obiettivo di attrarre studenti italiani e internazionali interessati a ricevere una formazione altamente qualificata in un ambito sempre più decisivo delle scienze sociali”. Il percorso, nato per iniziativa dell’area giuridica del Dipartimento DISTU, punta su una formazione multidisciplinare (giuridica, ma anche politologica, economica e sociologica) per creare profili professionali innovativi, in grado di gestire le maggiori sfide del presente e del prossimo futuro, dalle minacce per la sicurezza alla gestione dei flussi migratori, dalla trasformazione tecnologica alla rivoluzione Green. L’obiettivo è formare laureati che uniscano a una piena padronanza della lingua inglese le competenze necessarie per ricoprire ruoli di alta responsabilità nel settore pubblico e in quello privato, a livello nazionale ed europeo”.