A Palazzo Negroni, attuale sede della Fondazione per il Csco, troverà presto posto anche l’Associazione Vittorio Calamani che si occupa di alta formazione post-conservatorio e di perfezionamento per musicisti su singoli strumenti. L’argomento è stato affrontato nel corso dell’ultimo consiglio comunale del 2020 con una question time sollevata dalla capogruppo di ‘Siamo Orvieto’, Cristina Croce.
“Sul sito Internet dell’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani – ha detto – è apparsa una foto raffigurante Palazzo Negroni in cui si legge che a partire dal mese di gennaio l’orchestra inizierà una stretta collaborazione con il Comune di Orvieto e che ‘parte delle attività si svolgeranno presso Palazzo Negroni già sede del CSCO’.
Vorrei sapere in cosa consisterà questa collaborazione. Quali spazi sono stati individuati, come sono stati assegnati e attraverso quale procedura pubblica. Inoltre, si è pensato di coinvolgere nella collaborazione la Scuola Comunale di Musica di Orvieto che vanta tra i suoi maestri competenti professionisti in grado di svolgere corsi ‘master class’?”.
A spiegare tempi e modalità stato il vicesindaco e titolare della delega al Patrimonio Angelo Ranchino
“L’Associazione Vittorio Calamani – ha risposto – si occupa di alta formazione post-conservatorio e di perfezionamento per musicisti su singoli strumenti. L’Associazione ha, inoltre, un’orchestra filarmonica di 75 elementi che fa tournee europee.
Ad Orvieto, in tarda estate, svolgerà concerti e un festival internazionale organizzato su due settimane nel corso delle quali si terranno anche attività musicali, master class e appunto l’attività della filarmonica. Si sta lavorando affinché l’Associazione abbia sede nella nostra città attraverso un accordo trilaterale con il Comune e il Centro Studi ‘Città di Orvieto’ in quanto la volontà comune è quella di integrare l’attività formativa post conservatorio alle attività del nostro CSCO. Il progetto è già noto all’Associazione Musicale ‘Adriano Casasole’ e alla Scuola Comunale di Musica che svolge una formazione di base e di perfezionamento. E’ auspicabile che possano esserci delle corrette sinergie tra queste due realtà affinché i nostri maestri di musica e gli allievi più talentuosi possano avvicinarsi ad una formazione musicale più avanzata.
I locali individuati dal CSCO sono all’interno di Palazzo Negroni. Nell’ottica della valorizzazione del patrimonio comunale, si tratta infatti di razionalizzare la concessione dell’intera struttura di Palazzo Negroni, liberando parallelamente i locali di Palazzo Simoncelli che erano destinati a Palazzo della Ceramica.
Proprio per il Palazzo della Ceramica, avendo intercettato fondi pubblici, abbiamo avviato la procedura per il completamento dell’ultimo piano per dare così avvio alla prima parte di musealizzazione delle varie collezioni di ceramica donate al Comune di Orvieto, i cui donanti ne hanno sollecitando l’esposizione.
Dopo la chiusura del Tribunale, i locali di proprietà comunale sono in cattivo stato, quindi essendo in corso il rinnovo della convenzione con il Centro Studi, abbiamo deciso di sistemarli, nelle more dell’assegnazione dell’intero Palazzo Negroni al Centro Studi Città di Orvieto. Sarà, dunque, il CSCO a definire e ad individuare gli spazi, in accordo con l’Associazione Calamani”.