VITERBO – L’Ateneo della Tuscia ha ricevuto un nuovo riconoscimento in ambito nazionale e internazionale. Viste le attività di collaborazione e cooperazione internazionale come socio del Consorzio Universitario Italiano per l’Argentina (CUIA), considerata l’attività all’interno del Consiglio Scientifico dello stesso Consorzio, il consiglio direttivo ha proposto, durante l’ultima assemblea generale, l’inserimento dell’Ateneo viterbese all’interno di questo organo.
L’attività di cooperazione con i paesi del centro e Sud America e soprattutto con le istituzioni universitarie e di ricerca in Argentina ha permesso, negli ultimi anni lo scambio di docenti e ricercatori tra i due paesi. Numerose attività di ricerca sono state condotte in collaborazione all’interno delle attività del Consorzio tra i ricercatori dell’Università della Tuscia e i colleghi argentini, tra le quali studi sulla Xylella fastidiosa su olivo, nuovi sistemi a basso impatto ambientale per la protezione delle piante.
Queste attività hanno anche permesso l’inserimento di alcuni docenti dell’Ateneo viterbese all’interno della platea internazionale dei docenti di corsi di specializzazione e master in Argentina. Ultimo risultato delle attività di collaborazione è stato il finanziamento di un programma Europeo ERASMUS + tra il nostro Ateneo e l’Universidad Nacional de Chilecito (La Rioja) che permetterà di attivare uno scambio di docenti e studenti tra le due Università. Attualmente l’ateneo viterbese ha già attivi 6 accordi bilaterali di Cooperazione Universitaria con Atenei e centri di ricerca argentini.
“Sono molto soddisfatto – ha affermato il professor Stefano Speranza, delegato dell’Unitus nel Consorzio Universitario Italia Argentina – di questo risultato che conferma il nostro forte impegno a migliorare il livello di internazionalizzazione del nostro Ateneo. Le attività con l’Argentina in primis e con tutta l’area Centro e Sudamericana aprono alla nostra Università le porte a ulteriori progetti di ricerca congiunti e alle innovative collaborazioni accademiche”.
“Ringrazio – ha aggiunto il rettore Ubertini – il presidente del Consorzio professor Flavio Corradini e la direttrice professoressa Carla Masi Doria e il Consiglio Direttivo, per questo segnale di riconoscimento delle attività fino ad ora svolte all’interno del CUIA. Il nostro impegno sarà sempre massimo per sviluppare e rafforzare queste iniziative nello scenario internazionale”.
Cosa è il CUIA.
Il CUIA nasce nel 2002 come progetto d’internazionalizzazione del sistema universitario italiano, grazie al finanziamento del Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca (MIUR), inizialmente tra 14 Università pubbliche italiane. Sotto il coordinamento dell’Università di Camerino, nel 2004 il progetto diventa un “consorzio” che ha come obiettivo quello di favorire i rapporti inter-universitari tra Italia e Argentina. Oggi il Consorzio conta 27 Università associate. E’ presieduto dal professor Flavio Corradini e diretto dalla professoressa Carla Masi Doria. Il CUIA è operativo in Italia e in Argentina, sostiene attivamente progetti di ricerca congiunti, così come la mobilità di studenti, docenti e ricercatori, ed in particolare, dei dottorandi. Quest’ultima attività, la promozione e sostegno della mobilità dei dottorandi italiani ed argentini, è stata infatti riconosciuta nel Protocollo esecutivo tra il governo italiano e il governo argentino di collaborazione culturale ed educativa dal 2014.