“Entro il 31 dicembre il Servizio Amministrativo Finanziario della Direzione Infrastrutture e Trasporti della Regione Umbria, nonostante i ranghi ridotti dai pensionamenti e dal covid, procederà al saldo dei debiti accumulati negli anni precedenti nei confronti del variegato mondo delle aziende di trasporto, dalla capofila Busitalia del gruppo Ferrovie dello Stato alle piccole aziende artigianali locali aderenti a Confindustria, CNA, Confartigianato”.
La notizia è stata diffusa dall’assessore regionale ai trasporti, Enrico Melasecche.
“Sembra incredibile ma a distanza di pochi mesi, tenuto conto delle vicissitudini e delle continue emergenze che abbiamo tutti vissuto dall’inizio della legislatura, la nuova giunta regionale taglia un altro dei non pochi traguardi che si era imposta. Il dato in sè potrebbe non avere grande significato per il grande pubblico ma per gli addetti del settore e per gli osservatori attenti della politica regionale e della pubblica amministrazione segna lo spartiacque, culturale e politico innanzitutto, in una Regione che da troppi anni è andata avanti senza un progetto organico sui trasporti, con atti d’obbligo che lo ponevano in una posizione debole e subalterna che ha fin qui danneggiato pesantemente gli interessi generale degli umbri, dirottando cifre enormi dagli investimenti produttivi ai debiti sistematici che dissanguavano le casse regionali.
Di questo passo – ha ricordato Melasecche – la Regione avrebbe dovuto necessariamente procedere all’aumento della pressione fiscale. Esattamente il contrario di quanto la Giunta Tesei intende fare. Abbiamo così impostato un programma graduale ma deciso di risanamento del settore che risponde ai migliori criteri di buongoverno. Vale la pena ricordare che la stessa Corte dei Conti ha da tempo sottolineato l’obbligo di riequilibrare i conti del TPL e, con il recente giudizio di parifica, ribadito rigorosamente tale concetto.
Alla mezzanotte del 2020 – ha affermato Melasecche – gli umbri, brindando nella propria casa al nuovo anno, potranno lasciarsi alle spalle, fra i tanti problemi che c’erano da risolvere, almeno quello del debito pregresso sui trasporti. Ormai infatti ci si avvia decisamente, anche se con uno sforzo pesante, verso il risanamento del settore, nonostante le numerose resistenze cui dobbiamo far fronte, certi di aver mantenuto il patto con gli elettori che un anno fa avevano chiesto una svolta decisa verso la trasparenza, la correttezza amministrativa, l’efficienza. Un miglioramento del servizio insomma – ha concluso l’assessore Melasecche – sia su gomma che su ferro che costituirà la sfida dal 2021 in poi. Come suol dirsi, un cambio convinto di paradigma”.