di Danilo Stefani
Il periodo è talmente nero che verrebbe da rinfrancarsi nel vedere e sentire l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. Un tipo simpatico che invita all’attività fisica “perché la vita è come la maratona”, dice.
E vien voglia di emularlo, di fare chilometri prima e dopo i pasti. Ma poi sui social non ti perdonano mai quel che è fatto e postato; e ci si accorge che l’assessore maratoneta ha violato la fascia arancione facendo invasione plurima di Comune.
Inoltre ha corso con amici, altra violazione della regola; cioè quella che consente attività fisica ma solo in forma individuale. Ha usato anche il Gps, il buon Gallera; per esser sicuro di lasciare il tracciamento almeno ai posteri, se non alla Sanità.
Innocente come un bimbo birichino che nel parco giochi è appena scappato dalla mamma, ci appare in tutta la sua sorridente eloquenza fotografica come “l’uomo che ha fatto l’impresa”. Ma, spiega per scusarsi, “ero soprappensiero”. Insomma, se impresa c’è stata è capitata per disattenzione. Nel frattempo anche Ibrahimovic correva, da solo, a Milanello e sui campi innevati. Nonostante l’infortunio che lo tiene lontano dal calcio giocato già da due settimane, Ibra, 39 anni, non si ferma e forse corre anche troppo. Aveva sentito il Covid -19 sulla propria pelle, ma l’aveva superato con classe e post confortanti. Un professionista fino allo stremo. L’impresa che ha fatto l’uomo. Due Gps diversi, due tipi da corsa diversi.