di Claudio Bizzarri
Kerry Pratt è un’ex studentessa dei corsi dell’Università dell’Arizona ed era ad Orvieto per il semestre autunnale del 2005, assieme ad uno dei gruppi più numerosi che Arizona in Italy abbia mai avuto, circa 40 fra ragazze e ragazzi. Da otto mesi è diventata la mamma di James e a 15 anni dalla sua esperienza orvietana lavora come infermiera presso il Tucson Medical Center: proprio oggi è stata destinata all’ICU del centro, il reparto di terapia intensiva, intensive care unit.
Da qualche giorno, e più precisamente il 17 di dicembre, si è sottoposta a vaccinazione per il Covid-19 col prodotto della Pfizer e ci ha tenuti informati sulle sue condizioni di salute. E’ ovviamente una professionista che lavora in prima fila, in una nazione che ha ora un enorme problema nel contenere la pandemia e a questo proposito scrive:
“Domani mattina avrò il mio vaccino anticovid! Sento tutta la pressione che questo atto comporta – così tante persone hanno lavorato sodo per far si che accadesse – ed è eccezionale vedere che alla fine ci siano riusciti. Ringrazio per l’opportunità che mi viene data. Prego perché questa sia finalmente la svolta”. In relazione alla sua vaccinazione ed agli eventuali effetti secondari ha dapprima scritto:
“I’m feeling good 10 minutes after receiving my shot”…per poi aggiungere in seguito: “…sono passate 28 ore dalla vaccinazione. Non ho avuto disturbi dopo l’iniezione anche se tre ore dopo l’inoculazione ho sentito un fastidio al braccio. Dopo 16 ore, al momento di andare a dormire, il mio braccio era dolorante, ma nulla di diverso da quanto provato per la vaccinazione anti-influenzale. Avevo anche una temperatura corporea leggermente sopra la norma, 37,8. Questa mattina, al mio risveglio ho avuto la sensazione che la febbre se ne fosse andata ed avevo 36,6. Il braccio mi fa molto meno male”.
Un esempio di chi, in prima linea ci si trova, non si tira indietro e, come tanti suoi colleghi e colleghe in Italia, sente tutta la pressione che la pandemia ha messo in moto, fra gli operatori sanitari e fra i cittadini. Il messaggio di Kerry è comunque chiaro e forte: vaccinatevi! E lo dice da mamma che ancora allatta James…
Un altro suo commento sui social non credo abbia bisogno di traduzione: “I so hope this is the beginning of the end. We are exhausted”. Grazie Kerry e speriamo che siano in molti ad aprirsi ad una soluzione che, almeno per ora, sembra facile ed efficace.