“Sicuramente ha cambiato le prospettive sull’andamento del mercato immobiliare per i prossimi mesi o anni, ma, in ogni caso, la pandemia ha ancor di più confermato che di questi tempi, la casa resta il miglior investimento che si possa fare”. A tracciare il quadro del mercato del mattone nel territorio dell’Orvietano è Angelo Salvadori, titolare della Agenzia Immobiliare Tirsena che dal 1972 si occupa di intermediazioni che prevedono sia locazioni che compravendite, con una particolare attenzione verso il cliente, seguito in tutte le fasi di acquisizione dell’immobile.
“Ciò che abbiamo notato subito dopo il lockdown di marzo – dice – è stata la voglia di acquistare casa, possibilmente con giardino, spazi esterni e terrazzi, esigenza alimentata anche, e forse soprattutto, dalla chiusura forzata. Per quanto riguarda i prezzi, sono rimasti più o meno stabili come quelli della pre-crisi da Covid-19. Comunque, di fatto, la pandemia non ha mai realmente fermato il mercato immobiliare e anche con le chiusure delle agenzie e grazie alla digitalizzazione e agli investimenti online, la ricerca di una casa si è comunque trasformata, in molti casi, in acquisto. Durante il lockdown – aggiunge – era impossibile fare sopralluoghi, quindi, per tre mesi siamo stati bloccati. Ma siamo rimasti comunque in contatto con i nostri clienti grazie all’uso dei social e delle piattaforme online. Non a caso la nostra Agenzia è da sempre molto attiva negli investimenti pubblicitari, sia in Italia che all’estero, privilegiando la pubblicità online, e veicolando informazioni anche tramite canali social e grazie a questi accorgimenti, che dovrebbero in realtà essere pratiche comuni, siamo riusciti a vendere casali anche all’estero. L’ultimo, in ordine di tempo, una splendida residenza nei dintorni di Orvieto a una famiglia inglese”.
Ovviamente, si stanno avvertendo i primi segnali di un rallentamento della domanda, causati dalle restrizioni degli spostamenti, ma soprattutto dovuti all’inevitabile crisi economica a cui si sta andando incontro.
Per quanto riguarda Orvieto e il suo circondario continuano ad essere mete gettonate soprattutto dai romani che stanchi della vita di città hanno preferito investire nel mattone orvietano.
“Questa estate – spiega Salvadori – sono andati per la maggiore gli affitti di casali che, se prima della pandemia venivano affittati sempre a turisti stranieri, quest’anno sono stati preferiti da cittadini della Capitale che, dopo il lockdown forzato, hanno scelto il nostro territorio per trascorrere i tre mesi estivi”.
Ma c’è di più. Non si tratta solo di affitti di medio o lungo periodo, ma anche di acquisti veri e propri. “Per quel che riguarda la nostra esperienza abbiamo constatato che l’emergenza sanitaria ha spinto un buon 20-30% di persone, in più rispetto al solito, provenienti dalla capitale, a cercare la propria abitazione ideale, la casa principale, fuori dai confini cittadini. E soprattutto con uno spazio esterno”.
Una tendenza che sicuramente farà recuperare un po’ di valore alle periferie a discapito del centro storico, anche se le zone più quotate restano sempre quelle della prima cerchia sotto la Rupe. Secondo il parere degli esperti nel corso dei prossimi mesi ci si dovrà attendere una sostanziale stabilità in termini di prezzi delle abitazioni, se non un calo di questi. In generale, infatti, il mercato immobiliare risente degli effetti della crisi qualche mese più tardi. Ma, in un clima di incertezza, è fondamentale non guardare indietro ma anzi, andare avanti con convinzione mossi dalla consapevolezza che, come tutte le pandemie della storia, passerà anche questa. “Nel nostro piccolo – sottolinea Salvadori – guardiamo al futuro con positività e con nuovi progetti. A cominciare da maggiori investimenti in visibilità, personale e ufficio”.
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