ORVIETO – In questo Natale strano e diremmo alternativo, Orvieto non rinuncia al clima di festa tappezzando la città di luci, addobbi e sagome dei più grandi jazzisti, in omaggio all’evento orvietano più noto della stagione invernale: Umbria Jazz Winter.
In pieno clima di strenne alla libreria Valente esce la seconda opera dell’autrice orvietana Valentina Mezzopre
te, “Jonas voleva volare”, una favola morale con protagonista un dolce e tenero orsacchiotto polare, pronto a crescere e a conoscere il mondo e anche sé stesso.
Dopo l’esordio del 2016 con il romanzo per ragazzi L’estate del re delle ombre (Youcanprint 2016), e il racconto fantasy Gli arazzi di Ismedian presente nell’antologia L’altro volto della luna (Solfanelli edizioni 1991), l’autrice orvietana cambia registro, abbandonando le atmosfere vagamente dark dell’opera prima per avventurarsi in un mondo poetico.
“L’immagine da cui ha preso vita Jonas – ha detto Valentina Mezzoprete – è stata quella del viaggio. Ho pensato alla storia di un viaggio che corrispondesse a un’intera vita, durante il quale accadono tutte le cose che normalmente accadono nella realtà: la relazione con i genitori e con gli
adulti, l’adattamento, la separazione e gli incontri che fanno di noi quello che alla fine siamo, ciò che divent
iamo.
Si tratta di una storia diversa da L’estate del Re delle Ombre: è rivolta principalmente ai bambini, anche se spero vivamente che venga letta anche dagli adulti, mentre L’estate del Re delle Ombre, con tutti i limiti propri di un’opera prima, è stata scritta senza tenere conto del pubblico a cui era rivolta, sotto la spinta di una necessità comunicativa.
Voleva essere raccontata e alla fine ci è riuscita. Con Jonas volevo percorrere una strada diversa da quella precedente, con un racconto tenero e poetico, ma anche più maturo. Comunque Caterina e l’orso Jonas, i protagonisti delle due storie, non sono proprio agli antipodi; al contrario, trovo che abbiano qualcosa in comune. Entrambi non sono tipi da arrendersi facilmente!”.
Jonas è un personaggio puro e gentile e la scrittrice dichiara che quei valori sono in parte suggeriti dal Piccolo Principe di Saint Exupéry, anche se Jonas resta una figura molto libera da schemi precostituiti, un personaggio solitario che affronta un viaggio ricco di incontri.
“Credo che ognuno – ha aggiunto Mezzoprete – di noi colga nelle storie ciò di cui ha bisogno nel momento in cui le legge, quindi mi auguro che ogni lettore, piccolo o grande che sia, riesca a scoprire nel racconto qualcosa di importante per se stesso e per la propria vita. Oppure, semplicemente, a lasciarsi trascinare dalla magia delle parole e delle immagini”.
Infine la scrittrice orvietana ha annunciato che la prossima opera sarà divertente. “Un altro cambio di registro e come protagonisti un bambino che va matto per i gatti e un animale sui generis”.
Il libro, edito da Albe Edizioni, è arricchito da eleganti illustrazioni realizzate dalla disegnatrice Chiara Piunno, la quale ha dichiarato che: “Lavorare con Valentina è stato, in primis, un piacere. La gentilezza e la pazienza che i suoi testi trasmettono sono parti integranti della personalità dell’autrice. Io e lei ci conoscevamo da anni, ma questa è stata la nostra prima collaborazione. Ho iniziato ad approcciarmi a Jonas con una lettura di pancia: il testo mi ha commossa.
Se quel che leggo è valido, le immagini vengono nella testa in automatico. Restava solo da capire se Valentina avesse la stessa visione. Le ho fatto alcune domande mirate e poi ho iniziato le bozze. Il risultato è quello desiderato. Mi piace ottenere delle illustrazioni che accontentino la visione dello scrittore: fare diversamente (a meno che non sia richiesto) non è parte della mia etica di illustratrice”.
L’illustratrice orvietana ha infine svelato le sue tecniche di lavoro. “Benché indietro con il periodo storico, ammetto che lavoro ancora a matita. Carta e colori (pastelli, pantoni, ecoline, etc…). In seguito, se il lavoro è destinato alla stampa o al web, ovviamente devo trasporre l’immagine in digitale e lavorarla una seconda volta perché renda l’effetto desiderato. Dovrei aggiornarmi e prendere a disegnare direttamente su tavoletta grafica come fanno quasi tutti gli artisti che conosco, ma non riesco a perdere questa mia natura ibrida“. (Valentino Saccà)