Nell’assemblea dell’Auri di lunedì 21 dicembre il sindaco di Porano, Marco Conticelli, ha espresso il voto contrario del Comune in merito alla delibera relativa alla programmazione dei flussi dei rifiuti urbani agli impianti di trattamento e smaltimento per il 2021 nelle more dell’approvazione del nuovo Piano d’Ambito Regionale dei Rifiuti. “Durante l’assemblea è emerso che la situazione delle discariche umbre è al limite – spiega Conticelli – C’è ancora una capacità residuale per ospitare circa 780.000 tonnellate a fronte di una produzione annua di circa 210.000. Ciò significa che, in poco più di tre anni, le discariche attive in Umbria – Belladanza, Borgogiglione e Le Crete – saranno al collasso.
Auri, impegnata in un lavoro particolarmente difficile sul fronte della gestione dei rifiuti con l’arrivo del nuovo metodo MTR di Arera e con alcune vecchie questioni economiche da chiarire con il gestore e con i proprietari degli impianti di smaltimento, ha programmato pertanto i flussi dei rifiuti per il 2021.
In assenza di impiantistica alternativa ed escludendo qualsiasi tipo di ampliamento dei siti esistenti, per il prossimo anno si renderà necessario recuperare ogni spazio utile nelle tre discariche umbre. E proprio sulla discarica Le Crete di Orvieto è puntata l’attenzione perché è il sito che dispone attualmente della maggiore capienza con la capacità di ospitare ancora circa 500.000 tonnellate.
Le Crete potrebbero ospitare, oltre ai rifiuti prodotti sul nostro territorio, anche quelli dei Comuni del sub-ambito n.3 che portavano i rifiuti presso Belladanza, un sito che però è in fase di esaurimento perché potrà ospitare per il 2021 soltanto 46.000 tonnellate circa. Auri per il momento ha scongiurato questa possibilità avendo approvato i flussi di tutti i sub-ambiti ad eccezione del sub-ambito n.3 per rinviare la decisione ad un confronto in tempi rapidi con la Regione.
Di fronte ad una prospettiva di questo genere, ho espresso il voto contrario del Comune di Porano per contribuire a difendere un territorio che ha già dato tanto in fatto di rifiuti conferiti in discarica e non può e non deve certamente rischiare di diventare in pochi anni la discarica dell’Umbria, scontando una inefficienza nell’attuazione del Piano regionale dei rifiuti ormai datato che però già prevedeva il superamento della logica delle discariche. E’ necessario che la Regione, che sta lavorando nell’elaborazione del nuovo Piano d’Ambito, fornisca chiare direttive politiche per delineare il futuro dei rifiuti in Umbria, escludendo futuri ampliamenti e alcun tipo di aggravamenti delle discariche, utilizzando al massimo l’esistente con una logica di distribuzione equa sull’intero territorio. La delibera dell’assemblea Auri sui flussi 2021 ha registrato il voto contrario anche del Comune di Orvieto e di altri quattro Comuni, oltre all’astensione di altrettante Amministrazioni”.
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