VITERBO – Design, sviluppo e costruzione di biosensori per la diagnostica precoce di marcatori tumorali, collocandosi alla frontiera della ricerca biomedica, con notevole impatto anche in campo sociale ed economico. In particolare, i biosensori rileveranno specifiche molecole di oligonucleotidi, denominate microRNA, la cui presenza, anche in piccolissime quantità nei fluidi corporei, segnala patologie tumorali ben prima che queste si manifestino a livello clinico.
Questo è il progetto dell’Unitus che sviluppa biosensori di ampio e facile uso, per lo screening e per l’implementazione della medicina personalizzata, il cui impatto in ambito medico è in progressivo aumento. L’Università della Tuscia per questo ha ricevuto un importante riconoscimento per le sue ricerche sul cancro. L’ Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) ha finanziato il progetto quinquennale (oltre 200.00 euro) dal titolo: “Development of a semiconductor-based clinical platform for fast and ultrasensitive detection of oncongenic miRNAs”, della professoressa Anna Rita Bizzarri, del Dipartimento di Ecologia e Biologia (DEB), diretto dal professor Giorgio Prantera.
La rivelazione di microRNA può essere di grande utilità per verificare l’efficacia delle cure nonché l’evolvere della malattia. Le tecniche di rivelazione utilizzate si basano su approcci di bio-nanomedicina e di bio-sensoristica all’avanguardia sviluppate in questi anni presso l’Università della Tuscia. La ricerca verrà portata avanti da un team interdisciplinare presso il Centro di Biofisica e Nanoscienze del DEB, composto da giovani ricercatori, formati presso l’Università della Tuscia, e coordinati dalla professoressa Anna Rita Bizzarri e con la consulenza del professor Salvatore Cannistraro, Associato Senior al CNR e Scientific Advisor della Synergie CAD Instruments.
Welcare sempre più verde: le società umbre del Gruppo Labomar diventano Società Benefit
Il Gruppo Labomar si tinge di verde: le due controllate Welcare Industries e Welcare Research, parte del Gruppo...