ORVIETO – Erminia Frezzolini nata a Orvieto nel 1818 è stata una soprano considerata tra le più grandi interpreti verdiane, debuttò a Firenze nel 1838 in Bellini e fu poi a Londra. Fu la protagonista nella prima di Lombardi e Giovanna d’Arco di Verdi e la prima Gilda in Rigoletto a New York. Abbandonò le scene nel 1860. Morì a Parigi nel 1884.
La cantante orvietana è stata una grande interprete a livello internazionale, un’autentica étoile del settore operistico anche se oggi ricordata e celebrata quasi esclusivamente dagli addetti ai lavori e dagli appassionati del genere lirico.
“La sua figura è per gli orvietani semisconosciuta – afferma Annarita Bellini, dirigente della Scuola di Orvieto Centro e Sferracavallo – di lei rimane solo una targa in via sant’Angelo presso la sua casa natale . I bambini della primaria che avevano intervistato passanti e negozianti orvietani avevano riscontrato questa “non conoscenza” della cantante”.
“Non esistono incisioni di Erminia Frezzolini – ha proseguito la dirigente Bellini – ma le riviste dell’epoca e le testimonianze dei suoi contemporanei la raccontano come una interprete raffinata ed elegante, dotata di una voce estesa e di una grande presenza scenica. Verdi aveva scritto per lei “I lombardi alla prima Crociata” e “Giovanna d’Arco” ottenendo un grande successo, grazie a Erminia”.
Il Teatro di Orvieto Mancinelli venne inaugurato nel 1866 e appena un anno dopo Ermina Frezzolini si esibì accompagnata da Marino Mancinelli. Raccolse molti applausi, come testimoniano articoli presenti in archivio, e il ricavato dello spettacolo lo dedicò a favore degli Asili infantili.
“L’intitolazione della Scuola in memoria di Erminia Frezzolini – ricorda la dott.ssa Bellini – nasce da un progetto didattico legato a ricerche di Archivio su personaggi orvietani e alla visita guidata del Teatro Mancinelli. Erminia Frezzolini aveva tutte le caratteristiche per diventare titolare di una scuola: era una donna, era orvietana, era una cantante lirica, e l’Istituto Comprensivo Orvieto Baschi aveva sempre ritenuto l‘Educazione Musicale importante per la formazione, tanto che la disciplina era stata sempre insegnata da una docente specialista”. “La Frezzolini – ha aggiunto la dott.ssa Bellini – doveva essere riscattata sul territorio, visto che la promessa di dedicarle il Teatro, fattale dal sindaco Giuseppe Ravizza, non era stata mantenuta”.
“Tutte le mie speranze, tutti gli onori sono per me esauriti…….non ho dimenticato le belle promesse che lei mi fece….. che il Teatro Comunale si sarebbe chiamato … Frezzolini…” (da Lettera di Erminia Frezzolini al conte Tommaso Piccolomini, da Parigi il 15 luglio 1876).
In tempi recenti all’interno del volume collettivo curato da Laura Ricci “Guida sentimentale di Orvieto” (Vita Activa 2018) Ornella Cioni le ha dedicato un intero paragrafo, piccolo-grande punto di partenza per sdoganare a Orvieto un’altra grande figura orvietana. (Valentino Saccà)