Gli interventi di contrasto all’epidemia da Covid-19 hanno determinato una crisi profonda nelle imprese del territorio. Molte sono già chiuse e molte altre stanno cercando di tenere in vita le rispettive organizzazioni con estrema difficoltà. Praticamente tutti i settori sono colpiti dalla contrazione dei ricavi e dai maggiori costi determinati dagli interventi di carattere sanitario, ma le maggiori conseguenze si evidenziano nelle imprese oggetto della sospensione obbligatoria dell’attività e quindi le imprese artigianali, commerciali e dei servizi operanti nelle attività legate al turismo, agli eventi e alla ristorazione, con particolare riferimento a quelle inserite nei centri commerciali.
Gli interventi di sostegno messi in campo dal Governo soprattutto a causa dell’emergenza hanno avuto un carattere parziale e mostrano una impostazione frammentaria e disarmonica. Pertanto gli imprenditori impegnati a difendere le proprie imprese e l’occupazione connessa scontano un devastante impatto economico e psicologico. In questo quadro è particolarmente importante dare risposte in tempi rapidi e quindi Confartigianato Terni svolge continuamente una serie di azioni di sollecito per facilitare il rilascio degli aiuti.
Sarebbe particolarmente demoralizzante per gli imprenditori che all’insufficienza quantitativa degli aiuti si sommasse il fatto di essere costretti a pagare tasse e tariffe per servizi non utilizzati.
Le imprese chiuse per intervento del Governo non hanno potuto utilizzare ai fini d’impresa il suolo pubblico, né hanno prodotto rifiuti. Per questo è stato previsto l’esonero dalla TOSAP dal 01/05/2020 prorogato al momento attuale fino al 31/03/2021. Ma l’esonero implica anche il rimborso della tassa già pagata in precedenza (ad esempio per autorizzazioni annuali) in relazione al periodo esonerato. In questo senso l’Associazione esprime preoccupazione per l’assenza di informazioni certe sugli adempimenti per richiederli e sull’avvio effettivo dei rimborsi della TOSAP che spettano agli imprenditori.
Anche la produzione dei rifiuti a causa delle chiusure obbligatorie e della riduzione delle attività è stata nel 2020 particolarmente bassa, ed essendo la TARI espressamente commisurata alla quantità di rifiuti prodotta, le imprese hanno anche in questo caso diritto al ricalcolo della tariffa e a pagare importi inferiori. Tale diritto, insito nella normativa stessa di istituzione dell’imposta, è stato accertato anche dalla deliberazione 5/5/2020 n. 158/2020 dell’ARERA (Autorità di Regolazione per l’Energia, Reti e Ambiente). Anche in questo caso l’Associazione esprime preoccupazione perché non risulta che tutti i comuni della provincia abbiano proceduto al ricalcolo della tariffa, pertanto c’è il rischio che le imprese abbiano già pagato importi non dovuti.
Confartigianato Terni ha già evidenziato in passato le problematiche ai Comuni, ma è tornata con una lettera inviata oggi a sollecitare tutti i comuni della provincia per conoscere lo stato dei rimborsi TOSAP e dei ricalcoli TARI ai quali le imprese hanno diritto.