In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, da mercoledì 25 novembre saranno illuminate di arancione le caserme dell’Arma dei Carabinieri che ospitano le 150 stanze del progetto “Una stanza tutte per sé”, nato per assistere la donna nel delicato momento della denuncia delle violenze subite, grazie a una collaborazione istituzionale tra l’Arma e il Soroptimist International d’Italia, l’associazione di donne impegnate nel sostegno all’avanzamento della condizione femminile nella società.
“Una stanza tutta per sé” è un ambiente allestito in modo che la donna possa sentirsi a proprio agio nel raccontare di volta in volta le emozioni negative vissute, accolta in un luogo dedicato da personale specializzato. Per questo, il 25 novembre del 2019, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, generale Giovanni Nistri e la Presidente del Soroptimist Mariolina Coppola hanno sottoscritto un formale protocollo finalizzato a disciplinare l’attività di collaborazione nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé”, contenente le linee guida per l’arredamento delle stanze che deve tener conto della psicologia dei colori e delle immagini. Ogni stanza, inoltre, è dotata di un sistema audio-video per la verbalizzazione computerizzata che evita alla vittima più momenti di testimonianza e che può servire per la fase processuale successiva.
In ogni caserma, dove lo spazio lo ha consentito, è stato previsto un angolo per l’accoglienza o lo svago dei bambini che accompagnano la mamma, che potrebbero essere stati oggetto di violenza diretta o assistita. L’invito a una maggiore sensibilizzazione verso la violenza di genere e l’attività dei club locali del Soroptimist hanno consentito al progetto di estendersi in poco tempo in moltissime caserme italiane, oggi illuminate simbolicamente di arancione secondo quanto previsto dalla campagna internazionale “Orange the World”, a cui anche Arma dei Carabinieri e Soroptimist hanno aderito.
Grazie alla collaborazione avviata nel 2015 tra l’Arma dei Carabinieri e “Soroptimist International Italia”, rafforzatasi con un protocollo d’intesa siglato nello stesso anno e recentemente rinnovato, sono sempre più numerose le caserme dell’Arma dei Carabinieri dotate di una “stanza tutta per sè”, un ambiente che sostiene la donna nel delicato momento della denuncia di violenza. Anche il Comando Provinciale dei Carabinieri di Terni è dotato di questo ambiente, all’interno del quale operano carabinieriufficiali di polizia giudiziaria, che hanno frequentato uno specifico corso per la gestione dei reati di genere ed il supporto alle loro vittime.
La violenza sulle donne rientra nel più ampio concetto di violenza di genere e ricomprende tutte quelle azioni, solitamente messe in atto da uomini nei confronti di donne, partner, familiari o persone comunque legate da un qualsiasi rapporto di conoscenza. Le molteplici varietà e sfaccettature in cui la violenza si può manifestare vanno da quella fisica a quella sessuale per terminare in quella psicologica ed infine economica.
Oggi l’evoluzione dei costumi sociali ha fatto sì che anche la violenza venisse perpetrata in nuove forme diverse dal passato e più difficilmente perseguibili secondo il vecchio impianto normativo. È per questa ragione che con la legge n. 69 del 2019, il cosiddetto “Codice Rosso”, sono state introdotte nuove fattispecie di reato e maggiori garanzie procedurali per le persone offese.
ra i reati introdotti dal “Codice Rosso” si annoverano la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare, la costrizione o induzione al matrimonio, la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso ed il cosiddetto “revenge porn”, ossia la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti. Per tale motivo l’Arma dei Carabinieri ha approntato un “prontuario operativo” che consente a tutti i militari di essere costantemente aggiornati ed in grado di affrontare ogni situazione nel migliore dei modi possibili a vantaggio della vittima di violenze.
Nel periodo compreso tra il 1° gennaio di quest’anno fino ad oggi, i carabinieri della provincia di Terni nello specifico settore dei reati di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e violenza di genere hanno tratto in arresto 3 persone nella flagranza del reato di violenza verso le donne e ne hanno deferite alla competente Autorità Giudiziaria 65; in totale 11 sono state le misure pre-cautelari eseguite, quali per esempio il divieto di avvicinamento alla parte offesa, e 4 sono stati i provvedimenti amministrativi dell’ammonimento richiesti; particolarmente importante è stato lo strumento del “Codice Rosso” che in più occasioni si è dimostrato essere rapido ed efficace. Il ruolo del carabiniere oggi è quello di leggere i cosiddetti reati spia ed infondere nelle vittime il coraggio di denunciare e la fiducia nelle Istituzioni che hanno gli strumenti necessari per aiutarle ad uscire dal tunnel della violenza e talvolta arrivare a ricostruire una nuova vita.