Si sta raggiungendo quel che fino a qualche tempo fa sembrava impossibile. Nel giro di pochi mesi, l’Istituto d’Istruzione Superiore Artistica Classica e Professionale di Orvieto ha cambiato sembianze. Sembra addirittura irriconoscibile! La situazione di emergenza, venutasi a creare a seguito del diffondersi del Coronavirus, ha scatenato una serie di iniziative che, supportate da finanziamenti europei e statali, ha consentito una reale e tangibile rivoluzione tecnologica all’interno della struttura scolastica territoriale.
L’ultimo tassello, che si è andato ad aggiungere a numerosi altri, concretizzatisi in recenti periodi, è la realizzazione di una Smart Class, con la consegna ufficiale, da parte del dirigente scolastico, prof.ssa Cristiana Casaburo, di 19 iPad alla classe I sez A Liceo Classico-Liceo delle Scienze Umane opzione Economico-Sociale della città. Tra breve, arriveranno altri sedici iPad, destinati alla Classe I sez A, dell’Indirizzo Manutenzione dell’Ipsia, progetto finanziato dal Piano nazionale per le scuole digitali.
Una conquista non da poco, che consentirà di utilizzare: la versione digitale dei libri di testo, le applicazioni per costruire mappe concettuali, la lavagna digitale touchscreen della Classe per attività didattiche formative, i programmi per la simulazione di esperimenti da laboratorio. Inoltre , le lavagne interattive, che sono collegate alla rete LAN dell’Istituto e alla rete Internet e che interagiscono con gli iPad degli studenti, consentono di organizzare attività in gruppi e in peer-education.
Ed è così che i docenti integrano l’attività didattica con contenuti multimediali, come ad es applicazioni per la rappresentazione matematica e le simulazioni fisiche, presentazioni in Power-Point, costruzione di mappe interattive e molte altre interessanti metodologie di insegnamento-apprendimento.
I docenti, coordinati dall’Ufficio tecnico e dal Team digitale dell’Istituto, seguiranno percorsi di formazione per rispondere a pieno titolo alle nuove sfide, dove la scuola diventa comunità educante e ambiente attivo di apprendimento e sperimentazione teso a formare ragazzi responsabili e cittadini consapevoli.
Si tratta di belle novità. Non sembra neppure vero che la didattica 3.0 sia operativa! Eppure lo è: il futuro entra nelle aule scolastiche, sotto forma di nuove strategie educative e nuovi strumenti didattici. Vengono ridefinite le metodologie di insegnamento, degli spazi, attraverso un processo di progettazione partecipata, che interessa professori, allievi e genitori, con lo scopo di rendere la scuola un moltiplicatore di occasioni formative.
Anche gli ambienti scolastici sono stati riconfigurati, per favorire una didattica attiva che implichi più metodologie, dalla flipped classroom alla cooperative learning, per la fruizione dei testi in formato digitale e pc di ultima generazione. Rientrano in questo ambito tutte le condizioni che mettono la scuola orvietana in grado di attivare e praticare i percorsi di innovazione digitale tanto agognati. Una scuola nuova, in definitiva, che saprà fronteggiare e superare i difficili momenti della lotta al Covid, pronta per inoltrarsi nei percorsi di formazione delineati a livello comunitario. Buon lavoro!
(Fonte: IISACP)