Non è proprio giallo come vuole la tradizione e non ha neppure il tassametro. Tuttavia adempie alla stessa funzione: consentire alle persone di spostarsi. Le corse però non si pagano (ecco spiegata l’assenza del tassametro) ed è disponibile per soddisfare bisogni importanti o non differibili di persone anziane, vulnerabili o che si trovano in particolari difficoltà.
Questa “cosa speciale” è il Taxi rurale di Allerona e Castel Viscardo, da metà settembre attivo tra Allerona Paese, Allerona Scalo e Pianlungo grazie alle risorse FESR e FSE Regione Umbria assegnate al progetto “Trame di Comunità”. Artefice dell’iniziativa, la Cooperativa Sociale di comunità “O.A.S.I.” di Allerona che ha così inteso rispondere alle esigenze di mobilità dei residenti, spesso penalizzati dal vivere in una zona rurale e lontana dai servizi, realizzando al tal fine una partnership con i due comuni – disciplinata da una apposita convenzione – che consente di filtrare e ordinare l’accesso al servizio. “L’idea del Taxi rurale – dice Gianpaolo Giovannini, presidente della cooperativa di comunità O.A.S.I. di Allerona – nasce per dare una risposta ai problemi di mobilità che, in contesti rurali abitati in prevalenza da persone anziane, rischiano di diventare insolubili. Ma la facoltà di accedere ad una ‘mobilità di comunità” non riguarda esclusivamente i meno giovani. Ci sono altre situazioni di disagio, che riguardano, ad esempio, i trasporti scolastici resi talora difficoltosi da distanze o da strade dissestate oppure necessità sanitarie che necessitano, per diverse ragioni, di un aiuto supplementare”.
Il Taxi rurale “personalizza” un servizio di mobilità comunitaria non erogabile, alle medesime condizioni, dal servizio pubblico, per sua natura poco flessibile e poco adatto agli insediamenti abitativi delle zone rurali.
Questo speciale Taxi serve a raggiungere i presidi sanitari e socio-sanitari dedicati alla diagnosi e cura, gli uffici pubblici o i luoghi di vita comunitaria. Vi si accede tramite prenotazione, telefonando al comune di Allerona 0763 628312. Successivamente, gli uffici stabiliranno l’ordine di priorità dei servizi. “Con il Taxi rurale – prosegue Giovannini – vogliamo facilitare l’accesso ai servizi di cittadinanza – sanità, istruzione e mobilità – da parte di tutta la popolazione. Fa parte di una serie di strumenti di ‘empowerment di comunità’, di rafforzamento del tessuto e della coesione sociale che, in contesti come quelli tipici delle aree interne, caratterizzati da marginalità, decremento demografico e difficoltà di accedere ai servizi essenziali, possono offrire importanti contributi ad un ‘rinascimento’ dei piccoli paesi”.
Il Piano Regionale della Banda Larga ha consentito di realizzare, anche nel borgo di Allerona e Castel Viscardo, un’infrastruttura di rete ad alta velocità; e quello che un tempo sembrava poesia o fantascienza – ossia lo “smart-working, il lavoro telematico da casa – è diventato, anche per via dell’emergenza Covid-19 – una realtà diffusa e praticata. “Oggi – riflette il presidente di O.A.S.I. – è possibile lavorare ‘ a distanza’ pur abitando in antichi e bellissimi borghi. Naturalmente non tutti i lavori sono possibili attraverso questa modalità. Nondimeno, la terribile vicenda della pandemia ha spinto aziende ed enti pubblici a fare quello che difficilmente si sarebbe fatto in condizioni normali: ossia mettere le persone a lavorare in luoghi differenti dall’ufficio. È una grande occasione per ridare un futuro a questi paesi. Ed è per questo che abbiamo cominciato a collezionare una serie di strumenti utili alla popolazione residente e a quanti vorranno venire ad abitarci”.
IL MAGGIORDOMO DI COMUNITÀ
Tra le nuove “attrezzature di empowerment”, proposte da O.A.S.I. e finanziate tramite il progetto “Trame di Comunità”, c’è anche il “Maggiordomo di Comunità”. Si tratta di una figura originale, una sorta di factotum che, occasionalmente, può venir richiesto dalla cittadinanza o dalle associazioni a supporto di piccoli lavori (recapito della spesa, supporto in piccoli lavori di riparazione domestica, taglio dell’erba, allestimento spazi e altro). “Anche il maggiordomo di comunità – spiega ancora Giovannini – è un servizio interamente gratuito reso soprattutto ai cittadini più anziani, vulnerabili e alle associazioni del paese a cui si accede attraverso il filtro pubblico rappresentato dagli uffici del Comune di Allerona.
Si tratta quindi di una persona a disposizione che può essere chiamata all’occorrenza per dare una mano. Non sostituisce né i tecnici in caso di guasti, né gli operatori specializzati né altre figure professionali. Però è una figura che, all’0ccorrenza, c’è e che può essere utilizzata laddove ci siano piccole incombenze che, per alcuni, possono diventare grandi o, addirittura, insormontabili” .
Trame di Comunità” è il progetto di innovazione sociale – finanziato con le risorse del bando “Progetti sperimentali del terzo settore – Azioni innovative di welfare territoriale misure POR FSE 2014-2020 Regione Umbria” – di un’associazione temporanea di imprese costituita dalla Coop.Soc. “Il Quadrifoglio”, la Cooperativa di Comunità O.A.S.I, l’Associazione “Val di Paglia bene comune” e l’Associazione “Senza monete”.