Il capogruppo del Gruppo Misto Stefano Olimpieri, con un’interpellanza, chiede all’amministrazione “se intende continuare a concedere la piena disponibilità dell’intera superfice del secondo piano del Palazzo dei Sette all’Associazione Cittaslow”. Di seguito il testo integrale:
Il sottoscritto consigliere comunale,
premesso che:
– qualche anno fa l’Amministrazione Germani, attraverso un comodato gratuito, ha concesso un intero piano del Palazzo dei Sette alla Associazione Cittaslow: se, da un lato, risulta anomalo che un Ente pubblico conceda in forma gratuita – senza nessuna bando o licitazione privata – una struttura pubblica di quella rilevanza ad una Associazione privata, dall’altro, la presenza di una realtà privata che occupa l’intero secondo piano del Palazzo dei Sette viene a limitare le rilevanti potenzialità del medesimo Palazzo, visto che il piano in oggetto ha una superficie di decine e decine di metri quadrati ed ha al proprio interno anche la Sala delle Capriate;
– sappiamo benissimo che il Comune di Orvieto è socio fondatore di questa Associazione, come è altrettanto noto che Cittaslow agisce per promuovere l’intero nostro territorio: questo però non può legittimare che venga occupato un intero piano di uno dei palazzi storici più importanti della città;
– l’Associazione ha diritto ad avere una sede dignitosa e l’Amministrazione ha l’obbligo di individuarne una (Palazzo Negroni? Palazzo Comunale?): tra l’altro da alcuni documenti di bilancio risulta che l’attività operativa dell’Associazione viene svolta dal Presidente ed al massimo un collaboratore. Come è più volte successo, prima che Cittaslow disponesse del secondo piano del Palazzo dei Sette, il Comune di Orvieto non ha mai negato spazi adeguati per qualsivoglia iniziativa organizzata dall’Associazione;
per quanto esposto in premessa,
chiede
– se l’Amministrazione Comunale intende continuare a concedere la piena disponibilità dell’intera superfice del secondo piano del Palazzo dei Sette all’Associazione Cittaslow, o, al contrario, ritenga opportuno individuare una nuova sede – certamente dignitosa – all’interno di un altro immobile di proprietà comunale.
Stefano Olimpieri – capogruppo Gruppo Misto