Nel 2020 con i conti pubblici dei nostri enti territoriali ce la siamo cavata grazie ai ristori straordinari erogati ai Comuni dal Governo nonché con la liquidità ottenuta con il rinvio dei pagamenti dei mutui.
Ma l’epidemia ha messo in ginocchio l’economia turistica principale risorsa del comprensorio orvietano con ripercussioni micidiali sulle attività private determinando, peraltro, la loro ridotta capacità contributiva.
E’ scontato che la salute dei conti pubblici a Orvieto e nei Comuni dell’orvietano dipende in gran parte dalla salute delle attività economiche private che vi si svolgono.
Il punto
Mantenere le previsioni di bilancio così come erano state postate in epoca pre-covid e aspettare che semplicemente passi la nottata sarebbe disastroso.
Se , ad esempio, si esamina il bilancio pluriennale del Comune di Orvieto assestato ad oggi e del quale si occuperà il Consiglio comunale nella prossima seduta fissata per il 30 novembre p.v. , ci si accorge facilmente come gli equilibri finanziari siano destinati a saltare già dal prossimo esercizio 2021 ovvero tra poco più di un mese allorquando il Comune di Orvieto si troverà in regime di gestione provvisoria conseguentemente alla mancata presentazione entro il 31/12 del nuovo bilancio di previsione 2021-2023.
E’ del tutto inutile e fuorviante mantenere alte e immutate certe previsioni d’incasso come ad esempio quella di fissare in 520.000 euro gli introiti per il 2021 delle multe quando la media degli ultimi anni è stata meno della metà ovvero di 250.000 euro. E ciò vale per gran parte delle risorse che ci si ostina a valutare potenzialmente invariate rispetto a quelle performanti ottenute nel precedente triennio dai parcheggi alla TDS, dal Pozzo alle altre gestioni dei servizi a pagamento.
Bisogna trovare strade nuove
Non sappiamo per certo come evolverà il 2021 sul piano sanitario ma sappiamo che sul piano economico non saranno rose e fiori. In questo scenario le Amministrazioni comunali sono a un bivio:
Non fare niente e attendere e sperare che il Governo provveda anche per il 2021 lasciando così degradare la situazione locale e incancrenendo la crisi.
Rendersi disponibili a un profondo ripensamento del ruolo e delle iniziative da mettere in campo per inventarci un nuovo inizio e un nuovo futuro. Per farlo le maggioranze che governano i nostri municipi devono seguire l’esempio nazionale ovvero aprire al dialogo e alla collaborazione di tutte le forze politiche così come, del resto, è stata la svolta in Parlamento con il voto unanime e positivo di ieri sulla legge di scostamento di bilancio nazionale.
Italia Viva – Coordinamento Zona dell’Orvietano.