Il Dipartimento di Scienze della Vita e di Sanità Pubblica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ha concluso un accordo di cooperazione scientifica con la Riserva Mondiale della Biosfera Unesco del Monte Peglia, al fine della promozione e diffusione di modelli di prevenzione ad ogni livello, dello studio delle correlazioni tra mutazioni climatiche e salute umana, e dunque ai fini della promozione di stili di vita sani e sostenibili.
Il Dipartimento di Sanità Pubblica e la Riserva Mondiale Unesco celebrano dunque insieme i “Dieci anni di Dieta Mediterranea” quale patrimonio immateriale dell’Unesco. La Dieta Mediterranea non è solo è uno degli obiettivi prioritari dei progetti di ricerca e formazione, ma si identifica quale esempio “buone pratiche” sempre ai fini di una migliore qualità della vita.
In questo senso, nulla potrebbe essere più attuale della iscrizione della Dieta Mediterranea nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità da parte dell’Unesco: che ha rappresentato una tappa fondamentale nel riconoscimento dell’insieme di antiche pratiche e conoscenze relative all’alimentazione che costituisce anche l’identità culturale dei Paesi del Bacino mediterraneo.
Il Dipartimento di Scienze della Vita e di Sanità Pubblica ricorda anche come la Dieta Mediterranea sia universalmente riconosciuta come determinante fondamentale per la buona salute della popolazioni mediterranee. Il gruppo di ricerca del Dipartimento coordinato dalla Prof.ssa Stefania Boccia ha condotto infatti vari studi epidemiologici che hanno confermato che l’aderenza alla Dieta Mediterranea ha un ruolo rilevante nella prevenzione di alcuni tumori (testa-collo, stomaco) e patologie epatiche.
In generale, la lotta alle malattie croniche, soprattutto cardiovascolari e oncologiche, passa nel nostro Paese anche attraverso il mantenimento e la promozione della Dieta Mediterranea a tutti i livelli. Il Dipartimento, anche come socio fondatore dell’Italian Institute for Planetary Health (IIPH), ricorda che la Dieta Mediterranea costituisce uno straordinario esempio di Dieta planetaria.
Essa infatti promuove sia la salute dell’uomo sia quella del Pianeta. Attraverso lo scarso consumo di carni rosse e l’elevato apporto di calorie da verdure e olio d’oliva, la Dieta Mediterranea si caratterizza per il basso impatto ambientale dei sistemi alimentari necessari alla sua diffusione.
La Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia, a mezzo del proprio Presidente avvocato Francesco Paola fa proprie tali ricerche e modelli applicativi e promuove il coordinamento tra i riconoscimenti dell’Unesco, ai fini delle più efficaci consapevolezze particolarmente nella attuale fase della transizione ecologica.
La Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia e il Dipartimento di Scienze della Vita e di Sanità Pubblica recano dunque plauso all’importante Convegno sui dieci anni di Dieta Mediterranea del 16 novembre e si propongono progetti volti allo studio di questi temi e alle loro ricadute pratiche specie per le persone più vulnerabili.
Fonte:
Riserva Mondiale della Biosfera Unesco del Monte Peglia
Dipartimento di Scienze della Vita e di Sanità Pubblica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore